Lago Sorapis e Rifugio Vandelli, coi bambini nella valle incantata

lago sorapis rifugio vandelli a cortina

Oggi raggiungeremo uno dei laghetti più belli e scenografici di tutte le Dolomiti: il lago Sorapis, dalle azzurrissime acque, incastonato tra le meravigliose cime del Parco Naturale d’Ampezzo. Ci ristoreremo al Rifugio Vandelli, proprio dietro di esso: seguiteci nella nostra avventura!

  • Località di partenza: Passo Tre Croci
  • Parcheggio: alla località di partenza (difficoltoso, sosta lungo il bordo della strada)
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino non possibile)
  • Tempo medio: due ore circa
  • Difficoltà: medio – difficile (attenzione: tratti attrezzati con cordino metallico)
  • Dislivello: 120 metri – Passo tre Croci m. 1805 – Lago Sorapis m. 1927
  • Tipologia di percorso: prima parte in saliscendi per circa un’oretta, seconda parte in costante salita. Tre tratti attrezzati con cordino metallico

In questo itinerario vi sono passaggi attrezzati con cordino metallico: fare attenzione e valutare attentamente l’itinerario in base alla propria preparazione ed equilibrio (con bimbo sulle spalle)!

Come arrivare al Passo Tre Croci per salire verso il lago Sorapis

Per arrivare al lago Sorapis, è necessario partire da Passo Tre Croci. Il Passo Tre Croci si raggiunge direttamente da Cortina d’Ampezzo seguendo le segnalazioni ben evidenti (Misurina – Auronzo). Non fermatevi a Rio Gere (il grande parcheggio prima del valico), ma proseguite sino alla sommità).

Passo Tre Croci
Il sentiero verso il lago Sorapis con vista sul Cristallo

Per chi arrivasse invece da Auronzo oppure da Misurina, stessa cosa: affidatevi alla cartellonistica (direzione Cortina d’Ampezzo)  e perverrete facilmente al punto di partenza.

Non c’è un vero e proprio parcheggio a Passo Tre Croci: si sosta a lato strada. Arrivate presto la mattina, altrimenti non troverete posto e dovrete trovare altre soluzioni escursionistiche.

Passo Tre Croci
Nelle vicinanze del Passo Tre Croci, non vi è difficoltà alcuna

Il sentiero per il lago di Sorapiss parte dalla sommità del Passo Tre Croci

Dopo aver parcheggiato la nostra autovettura alla sommità del Passo Tre Croci, ci incamminiamo tranquillamente per il sentiero 215 che, in questo primo tratto, procede largo e liscio assolutamente in piano.

Passo Tre Croci
Inizialmente, il sentiero è largo e pianeggiante
Cristallo
Il panorama sul Cristallo è davvero spettacolare

Dopo dieci minuti di cammino, ecco che il tracciato cambia. Ad un bivio, bisognerà scendere (sono presenti segnalazioni) per qualche decina di metri, dove poi si riguadagnerà un dolce falsopiano che, più o meno, ci terrà compagnia per un’oretta circa, con bellissime viste sul gruppo del Cristallo (alle nostre spalle), e su quello dei Cadini di Misurina a sinistra. In fondo invece, la bella valle ove sorge Auronzo di Cadore, dominata dalle Marmarole.

Quando si arriverà alla prima impegnativa salita, significherà che ormai la parte facile del sentiero è alle spalle. Ora bisogna prestare attenzione: si incontreranno infatti alcuni tratti attrezzati con cordino metallico, il primo su roccia scivolosa, che conduce ad una scala che consente di superare un dislivello di alcuni metri, e poi in alcuni punti leggermente più esposti.

Lago di Sorapiss
Il tratto su roccia scivolosa, facilitato da un cordino
Lago di Sorapiss
La scala metallica che consente di superare un balzello roccioso
Lago di Sorapiss
Il tratto più insidioso, con lo strapiombo da un lato

L’escursione al lago di Sorapis prevede tre tratti attrezzati con cordino metallico. Non è necessario l’imbrago però

Dopo aver terminato questi pezzi (tre in totale), ci si immetterà nella parte finale che, spesso, risulta fangosa. Superate ancora un paio di roccette scivolose, due tornanti in mezzo al bosco indicheranno che ormai siamo praticamente arrivati.

Lago di Sorapiss
In fondo, il panorama verso il lago di Misurina

Ancora cinque minuti di strada pianeggiante (superato l’innesto per i sentieri 223 e 216 che conducono rispettivamente ai Tondi di Faloria e alla Forcella Marcoira) e finalmente si perverrà al bivio per il lago Sorapis (m. 1923) e il Rifugio Vandelli. Due minuti di cammino e la nostra meta ci accoglierà in tutta la sua bellezza.

Quasi quasi non sembra nemmeno reale con quell’azzurro intenso, e sorprende di trovarlo lì, proprio dietro una cunetta… Bianche pietre affiorano dalla superficie, rendendo anche maggiore il contrasto con le acque e le cime tutt’intorno, compreso il Dito di Dio (m. 2603), che sembra posto a sua guardia, offrono un anfiteatro di pietra praticamente unico: almeno una volta nella vita bisogna vederlo!

Lago di Sorapiss
Ecco il Lago di Sorapiss, con il Dito di Dio che sale verso il cielo
Lago di Sorapiss
Un incanto che non conosce confini… Molto frequentato!
Lago di Sorapiss
Un colore turchese che ormai è celebre in tutto il mondo

Al Rifugio Vandelli e al lago Sorapis si arriva in circa due ore. Non è consigliato a chi soffre di vertigini

E qui si può consumare tranquillamente un bucolico pic-nic, magari nella parte più meridionale, ove sorge una bella spiaggetta, in corrispondenza del sentiero che risale il ghiaione verso il Rifugio Tondi, visto che la parte d’arrivo è molto frequentata.

Invero, si potrà anche decidere di andare direttamente al Rifugio Vandelli (m. 1926), a due minuti di distanza, per gustare qualche buona pietanza tipica accomodati sulle panche che regalano un panorama eccezionale verso Misurina e il suo lago.

Lago di Sorapiss
Il Lago di Sorapiss è tra i più visitati delle Dolomiti

Nei giorni d’agosto, questi luoghi sono gettonatissimi, per cui l’ideale per goderseli è arrivare quanto prima, entro almeno le 11 del mattino: per tornare indietro infatti, spesso si forma la fila, dovuta ai frequenti incontri tra chi sale e chi scende.

In ogni caso è assolutamente un posto da vedere, perché il lago Sorapis, con le sue splendide acque turchesi, certamente vi stupirà e rimarrà impresso nella vostra memoria.

Rifugio Vandelli
Per mangiare, ci si può affidare al Rifugio Vandelli, a soli 5 minuti
Rifugio Vandelli
Dal lago di Sorapis partono molti sentieri, anche attrezzati

Consigli per l’escursione al lago di Sorapiss (con la via non attrezzata)

  • Arrivate presto alla mattina, oltre a parcheggiare, potrete godere della bellezza del lago senza troppa gente. È infatti frequentatissimo, soprattutto in alta stagione
  • Quest’itinerario non è adatto a bambini piccoli a piedi, per via delle difficoltà sopra menzionate: prima di intraprenderlo, ogni genitore dovrà valutare molto attentamente le capacità e la preparazione del proprio figlio. Se soffrite di vertigini, è da evitare anche con zaino portabimbo: avete sulle spalle i vostri cuccioli, non dimenticatelo!
  • Sui tratti attrezzati (brevi) non è necessario l’imbrago. Qualora però ci sentiate più sicuri, nulla vieta d indossarlo
  • Esiste un altro sentiero, NON attrezzato, che sale al lago di Sorapis: il 217. Parte dall’Albergo Cristallo (m. 1368) nei pressi di Federavecchia (scendendo verso Auronzo) e supera quasi 600 metri di dislivello per quasi 3 ore di cammino
Lago di Sorapiss
Il Lago di Sorapiss va visto almeno una volta nella vita

66 pensieri su “Lago Sorapis e Rifugio Vandelli, coi bambini nella valle incantata

  1. Mauro dice:

    Ho saputo da ricerche che cè un altro sentiero non esposto che arriva sù al lago ! Io non riesco andare nei tratti esposti e vorrei sapere se è fattibile questo sentiero ! Grazie !

    • Azzurra dice:

      Esiste il sentiero 217 che parte dall’Albergo Cristallo, che si trova lungo la via per Auronzo. Non l’ho mai fatto, ma ha un dislivello certamente molto maggiore anche se, dalla cartina, non pare ci siano tratti attrezzati. Purtroppo non so confermarti che non vi siano tratti esposti (dove per “esposti” intendo larghi, ma con un minimo di strapiombo). Speriamo che qualcuno sappia darci informazioni maggiori!

      • Pocci dice:

        L’abbiamo fatto ieri 7 agosto 2016.
        Partiti dal Hotel Cristallo, 3h di salita e 2 e 20 di discesa.
        Si parte da una semplice camminata in mezzo all’erba, per poi proseguire nei boschi e man mano si sale, non è difficile a mio parere, ci sono solo dei punti un pò fangosi e altri con le roccie e bisognare stare un tantino più attenti a non scivolare.
        La lunga camminata viene appagata dal panorama mentre si sale, con tanto di cascate e ripagata fino l’ultimo respiro con l’arrivo del magico Lago Soràpis.

          • Paolo dice:

            Io e mia moglie l’abbiamo fatto a fine ottobre dall’albergo Cristallo (località Federavecchia), il laghetto era ghiacciato, ancora più suggestivo.
            Non è difficile, in alcuni punti il sentiero è attraversato da rivoli d’acqua, ma dipende anche dalla stagione, se ha appena piovuto etc.
            Mi sentirei di sconsigliarlo nei mesi invernali, in quanto alcuni tratti rocciosi, se ghiacciati possono diventare pericolosi. Non è adatto per le ciaspole.

          • Azzurra dice:

            Grazie mille per la segnalazione! Dall’Hotel Cristallo mai fatta, ma mi riprometto di provare questo sentiero!

          • Azzurra dice:

            Sicuramente ai tratti attrezzati deve essere dedicata parecchia attenzione. Ma una volta arrivati… Che meraviglia!

          • valentina dice:

            Ciao Azzurra, sono sempre stata in val di fassa d’estate…ma quest’anno sono tentata di esplorare queste montagne…
            Sono attratta da Sorapis, ma non vorrei trovarmi a dover affontare tratti pericolosi.
            Qualcuno può consigliarmi il percorso secondo lui più semplice?
            grazie a tutti.

          • Azzurra dice:

            Ciao Valentina, per arrivare al Vandelli c’è anche un sentiero non attrezzato (il 217) che parte nei pressi dell’Albergo Cristallo, posto lungo la strada che da Misurina conduce verso Auronzo. Io non l’ho mai fatto e non so dirti come sia, ma dalla cartina non pare ci siano tratti con cordini o ferrate. E’ sicuramente molto più lunga e con un dislivello ben maggiore!

  2. Anna dice:

    Se il sentiero è attrezzato, con tratti esposti e scivolosi, non mi sembra adatto per essere percorso con uno zaino portabimbo che sbilancia notevolmente indietro. Una scivolata con un bimbo sulle spalle può essere molto pericolosa, soprattutto per il bimbo. Quindi non mi sembra vada consigliato. Poi ognuno fa come crede e secondo le responsabilità che si vuole assumere…

    • Azzurra dice:

      Guarda, noi l’abbiamo percorso con zaino portabimbo e non eravamo gli unici (addirittura c’erano bimbi in età prescolare completamente soli…io mio figlio a cinque anni non lo porterei a fare questo sentiero, ma ogni genitore è diverso). Lungi da me raccontarlo come semplice passeggiata, e difatti è stato sottolineato più volte come ci siano tratti esposti, per di più con cordino. Se però qualcuno, non conoscendo come si svolge l’itinerario, volesse saperne di più, ecco che questo post può essere d’aiuto: si valutano pro e contro, per poi decidere in autonomia se sia il caso di percorrerlo o meno. Meglio sapere cosa aspettarsi che trovarsi lì con e non poter proseguire per paura e timore! Poi, come già detto, ogni genitore è a sè e decide autonomamente cosa sia o meno alla sua portata (pericoli inclusi)

      • Monica dice:

        Ciao Azzurra! Abbiamo fatto questo percorso proprio tre giorni fa! Non potevi descriverlo meglio, mi è sembrato di ripercorrerlo passo passo mentre leggevo. Noi lo abbiamo fatto con un bimbo di due anni sullo zaino e uno di cinque che è salito e sceso in totale autonomia e tranquillità (ovvio con un bel paio di scarponcini e istruito a come ci si comporta in montagna)! Grazie ancora per questo bellissimo post!

      • Mery dice:

        Ciao, scusami se ti chiedo, io vorrei andare domenica, ma mi chiedevo se e un percorso fattibile con dei bambini di 7 e 5 anni,grazie in anticipo.

        • Azzurra dice:

          Ciao! Non conosco le condizioni attuali del sentiero (se vi siano residui nevai nei tratti in ombra), certamente ad oggi il rifugio è chiuso. È un po’ difficile dirti se sia fattibile con i tuoi bimbi di 5 e 7 anni perchè non so quanto siano abituati a camminare. Dal momento che sono presenti tratti facilitati con cordino metallico, io vedrei questo sentiero più adatto a ragazzi maggiormente cresciuti. Buone passeggiate!

    • Azzurra dice:

      Con la jeep? Purtroppo assolutamente no, è un sentiero di montagna non carrozzabile; il percorso raccontato presenta alcuni tratti facilitati con corda metallica; è accessibile anche da altre località, ma sempre e solo a piedi

      • Paolo dice:

        E meno male che non si può andare con la jeep!!!
        Perché “purtroppo”???
        Di posti accessibili solo a piedi ne sono rimasti pochi, chi non ha voglia di far neanche un minimo di fatica (questo è un sentiero che fanno anche bambini in età prescolare!) vada altrove.

        • Azzurra dice:

          Magari potrebbe esserci qualcuno che non può arrivarci perché diversamente abile o magari troppo in là con gli anni per tentare l’ascesa. Ci sono certamente molti luoghi accessibili anche in jeep, però magari qualche persona sognerebbe di vedere anche questo, pur sapendo di non poterci, per alcuni motivi, mai arrivare.

  3. Valda dice:

    Salita al lago Sorapis il 13 luglio 2017 con mia figlia Ginevra di 9 anni. Una meta da conquistare, ma ne è valsa proprio la pena.
    Un luogo surreale, paradisiaco.
    Quelle acque color anice ti entrano negli occhi e non ti lasciano più.
    È un tesoro tra le Dolomiti come una perla nella conchiglia…
    Ci torneremo!

    • Azzurra dice:

      Guarda, di gente con i cani ne ho vista, però secondo me è un po’ pericoloso, perchè ci sono un paio di passaggi ove potrebbe scivolare. Eviterei!

  4. Rosa dice:

    Ciao Azzurra, vorrei andarci martedì 8 AGosto meteo permettendo. Abbiamo un bimbo di 21 mesi ed uno di 8 anni…Sono solo un pochino preoccupata per lo sbilanciamento dello zaino portabimbo anche se già lo scorso anno abbiamo fatto altri percorsi simili ma senza il tratto con cordino metallico. Ho percorso il sentiero dal Passo Tre croci quando avevo 10 anni percui ho il ricordo di un sentiero abbastanza facile…All’epoca quando arrivammo al lago c’era neve ovunque benchè fossimo a luglio!
    Un luogo incantevole che voglio assolutamente mostrare ai miei figli!
    Grazie per le info!

    • Azzurra dice:

      Grazie a te Rosa! Il sentiero non è difficile (a parte i tratti facilitati dal cordino): la prima volta che ci sono andata, avevo 21 anni e con me c’erano amiche e anche la figlia di una di queste che all’epoca aveva 12 anni. L’ha fatta tutta da sola senza aiuti! L’accortezza con lo zaino è appunto il bilanciamento nei tratti attrezzati. Fammi sapere!

    • Azzurra dice:

      Sì, ci sono dei cordini sulle pareti rocciose per facilitare il transito nei tratti più “esposti”, dove comunque si passa camminando su sentiero (non è una classica ferrata a strapiombo senza appiglio sotto ai piedi, per intenderci, ma una facilitazione di passaggio, con strapiombo dalla parte opposta).

  5. cristina dice:

    Ciao, noi vogliamo farlo con lo zaino portabimbo il weekend prossimo, quale è il percorso più sicuro e tranquillo che mi consigliate? il mio bambino ha appena compiuto un anno, per ciò non cammina granché.

    • Azzurra dice:

      Ciao Cristina, noi abbiamo provato solo la via che sale da Passo Tre Croci. So che c’è un altro sentiero che parte dalla strada che scende ad Auronzo, ma non so come sia (dalla cartina non risultano tratti attrezzati). Eventualmente, se vi accorgeste che non fa per voi tornare indietro! I tratti “esposti” e attrezzati sono 3, ma dipende ognuno come li valuta e come si sente ad affrontarli.

    • Azzurra dice:

      Provate! In caso vi rendeste conto di avere le vertigini e non riuscire a transitare, avrete sempre la possibilità di tornare indietro!

  6. Marco dice:

    Bell’articolo.. ma purtroppo il lago Sorapis sta diventando un luogo da turismo di massa. Molti fanno il bagno, schiamazzano come fossero in spiaggia al mare e lasciano rifiuti ovunque. Avevo già notato questi atteggiamenti cafoni, e un articolo sul giornale me ne ha dato la conferma. Se non si prendono provvedimenti la cafonaggine assoluta invaderà anche questi luoghi sacri…

    • Azzurra dice:

      Io ero stata, la prima volta, nel 2002 senza bimbi. Allora internet non c’era (o almeno, si usava molto poco) e non sapevo bene cosa avrei trovato una volta arrivati. Lo spettacolo fu eccezionale tanto che, anni dopo, sono voluta tornare assieme ai piccolini. In verità siamo stati ad agosto ma, partiti molto presto, siamo giunti con largo anticipo e ci siamo goduti il lago in tutta serenità. Vero è che ormai è un luogo conosciutissimo e quindi (purtroppo) anche esposto al turismo di massa che, sovente, non porta rispetto per la montagna. Fortunatamente però non sono tutti così!

  7. Luca Martin dice:

    Bellissimo e a tratti anche adrenalinici, anche se effettivamente per noi poco allenati è stata una bella sfida, ripagati comunque dallo splendido paesaggio e ovviamente dal fantastico lago!
    Grazie! Baby trekking per il suggerimento.. 😉

  8. BONFIENI giulia dice:

    Sono stata qualche giorno fa al lago Sorapis ma nel tragitto mi sono fatta forza perché ho avuto molta paura nei sentieri attrezzati fortunatamente ho trovato gente che mi ha aiutato. Lo sconsiglio a chi come me fa solo percorsi medio-facili perché una volta arrivati poi è ancora l’unica strada per tornare indietro. Sconsiglio anche il Rifugio Vandelli del CAI di Venezia personale per niente disponibile e molto male fornito per mangiare. ( ore 11,30 di lunedì non avevano più panini ma solo ristorante!!!!). Il lago comunque è piccolissimo ma bellissimo.

    • Azzurra dice:

      I tratti attrezzati ci sono infatti, segnalati anche nel post. Purtroppo chi soffre di vertigini è meglio rinunci (pur essendo una meta splendida) giacchè in un paio di punti c’è lo strapiombo. Però almeno lo hai visto dai e lo puoi annoverare tra le mete raggiunte 😉

  9. Epiove dice:

    Io ci sono stato a luglio dello scorso anno quasi per caso..
    Accompagnato da un esperto mi sono goduto uno spettacolo raro. Confermo che il rifugio Vandelli è super affollato in giornate di pre e festivi.
    Vale la pena vedere quello spettacolo della natura, anche se qualche difficoltà esiste purtroppo… Ciao

  10. Andrea dice:

    Abbiamo appena terminato la passeggiata dal passo tre croci….panorama mozzafiato e lago stupendo, però percorso non adatto né a famiglie con bambini, né a persone anziane, ne a chi non ha mai fatto trekking serio, né a persone che soffrono di vertigini, né a persone con cani…..che poi li devono prendere in braccio, tanto meno mi è sembrato adatto a persone con bambini dietro le spalle….pericoloso! alcuni tratti bagnati veramente scivolosi, il pezzo con il.cordino non ne parliamo…..non avrei certamente intitolato questa passeggiata come la valle incantata con i bambini,cosa che mi ha ingannato e mi ha portato a fare questo percorso…..direi che titolo va cambiato in passeggiata difficile non adatta a famiglie ed anziani!!

    • Azzurra dice:

      Ogni volta che si affronta un’escursione in montagna è assolutamente necessario documentarsi e valutare preventivamente la propria condizione fisica in relazione a ciò che si desidera compiere. Non mi sembra che vi sia scritto nel post che è un percorso facile da affrontare con cani o da persone digiune di trekking o da persone anziane. Anzi, è chiaramente indicato che vi sono tratti attrezzati (e ciò dovrebbe già far desistere chi non ritiene di essere in grado di affrontarli) e, inoltre, che vi sono passaggi su roccia fangosa e scivolosa (e sono anche visibili le foto). Infine, in calce al post, è chiara la dicitura che riporto:

      A nostro parere quest’itinerario non è adatto a bambini piccoli a piedi, per via delle difficoltà sopra menzionate; prima di intraprenderlo, ogni genitore dovrà valutare molto attentamente le capacità e la preparazione del proprio figlio: la montagna non va mai sottovalutata.
      Inoltre, qualora non abbiate passo sicuro e poco incline alle vertigini, è da evitare anche con zaino portabimbo: avete sulle spalle i vostri cuccioli, non dimenticatelo!

  11. Laura dice:

    Consiglio di fare come abbiamo fatto noi: scegliere una giornata infrasettimanale per salire al rifugio Vandelli il tardo pomeriggio. Noi salivamo e una processione di persone con cani e bambini scendeva. Siamo rimasti soddisfatti dell’accoglienza, cena e pernotto e abbiamo potuto godere del luogo in tutta tranquillità. L’indomani scendendo una moltitudine di gitanti saliva. Non oso pensare la confusione durante il giorno, ma la sera a al mattino è un’oasi di pace. E vi prego, i vostri fazzoletti biodegradabili dopo aver fatto pipì lungo la via o dietro ai cespugli ficcateveli in tasca che ce ne sono ovunque!

    • Azzurra dice:

      Noi siamo saliti molto presto alla mattina e su era una favola! A scendere, in effetti, abbiamo incontrato una lunga processione di escursionisti in salita. Il periodo ideale forse sarebbe proprio ora, in autunno. Resta sempre un luogo magico!

  12. Ilenia dice:

    Ciao Azzurra, volevo andarci con amici ai primi di novembre, pensi sia fattibile? Per quanto riguarda i tre tratti esposti: quanto lunghi sono? E leggevo che hai scritto che non si tratta di una ferrata vera e propria, dunque mi sapresti più o meno dire quanto largo sarà lo spazio sotto ai piedi? Se passa qualcuno dal senso contrario ci si sta in due o come si deve fare? Forse mi spaventa più leggere di questi tratti esposti che percorrerli!!! :-/

    • Azzurra dice:

      Ciao Ilenia, noi siamo stati in estate quindi non so purtroppo dirti le eventuali condizioni del sentiero i primi di novembre. Potrebbe essere molto umido (giacchè il sole batte meno) e quindi molto fangoso in alcuni punti (già lo è anche in estate, quindi a maggior ragione in autunno/inverno). Poi se nevicasse, potrebbe essere addirittura pericoloso. Sulla fattibilità, chiederei conferma sotto data all’ufficio turistico di Cortina o Auronzo, per non trovarsi ad affrontare qualcosa verso cui si è magari impreparati. Soprattutto per i tratti attrezzati che, pur non particolarmente impegnativi, possono rivelarsi ostici (e pericolosi) in condizioni climatiche non ottimali!

  13. Maria lodovica simonetti dice:

    Mi sono innamorata del sorapiss nei lontani anni 1957-60. Gli anni della mia adolescenza. Allora era un posto poco battuto, non molto conosciuto . L ‘ allora rifugio si chiamava Luzzati e i gestori erano accoglienti e gentili. Con la perfetta descrizione del percorso ho rivissuto passo passo il sentiero. Grazie per avermi fatto rivivere, il mio luogo del cuore, che ho avuto la fortuna di visitare tante volte. Cercate di preservare quel luogo magico anche per le generazioni future.

    • Azzurra dice:

      Grazie Maria Lodovica! Anche io ci sono stata la prima volta parecchi anni fa, quando internet ancora era agli albori e la bellezza del luogo la si poteva leggere solo sulle guide o sentir raccontare… È un posto meraviglioso, speriamo si preservi!

  14. Erika dice:

    Fatto oggi con la nostra bimba di 6 anni, frequentiamo la montagna da quando ha 1 anno ed è appassionata di scalata, adora il free climbing e i percorsi nei parchi avventura, soprattutto i più impegnativi. Premesso ciò, a mio avviso, è stato comunque troppo impegnativo per lei, nonostante se la sia cavata egregiamente, e per noi che dovevamo vigilare su di lei. Oltre ai 3 citati, i tratti a cui prestare attenzione sono molteplici, le parti con cordino metallico sono 3, un paio di tratti molto scivolosi perché bagnati dall’acqua, in alcuni punti il terreno è piuttosto franabile. Il percorso è nel complesso sempre sconnesso. Tra salita e discesa ci abbiamo messo 5,5 ore e in tutta onestà la magia del lago è stata offuscata dalla folla e dalla confusione che c’era

    • Azzurra dice:

      Purtroppo il lago Sorapis in agosto è pieno di persone. Non è un percorso facile e infatti è ben segnalato all’inizio del post 🙂

  15. Egidio dice:

    Ci ho lasciato il cuore questa estate sul lago di Sorapis, è veramente uno spettacolo unico. La passeggiata, per persone non allenate come noi, è abbastanza lunga e faticosa. Comunque ho visto persone di una certa età che riposandosi di tanto in tanto ce l’hanno fatta. I punti esposti non sono pericolosi, il sentiero non è piccolissimo in quel tratto. La fatica viene ripagata dalla vista del lago, ti prende l’anima

    • Azzurra dice:

      È vero! Io ci sono stata la prima volta da ragazza, non era ancora così famoso ed era un vero angolo di paradiso! Ora è molto noto e pertanto meta “turistica”. Ma vale sempre la pena vederlo!

  16. Maria dice:

    Ciao a tutti , quest anno ad agosto vorrei visitare questo bellissimo lago, domanda : ho visto che ci sono 2 percorsi diversi è possibile farne uno all’andata ed uno a ritorno ?! E se si con quale meglio iniziare ? Oppure sono percorsi distanti tra loro? Al lago si congiungono ?grazie a chi mi saprà rispondere

    • Azzurra dice:

      Ciao! Uno è il sentiero di cui parlo nel post (con tratti attrezzati) e l’altro invece che sale dall’Albero Cristallo lungo la strada Auronzo – Misurina. Non è possibile farne uno all’andata e l’altro al ritorno a meno di non avere due macchine oppure di spostarsi in autobus

  17. Silvia dice:

    Ciao! Innanzitutto grazie per questa esaustiva spiegazione! Volevo chiederti cosa intendi per arrivare presto al mattino per trovare parcheggio, orientativamente a che ora bisognerebbe essere lì secondo te?

    • Azzurra dice:

      Ciao! Non più tardi delle otto: non c’è un gran parcheggio, bisogna sostare lato strada e quindi arrivare presto è necessario

  18. Fiorella Sciascia dice:

    Ciao Azzurra quindi questo itinerario è possibile farlo in autonomia non ci sono guide? Ci sono altri rischi/pericoli oltre a quelli descritti? Grazie

    • Azzurra dice:

      Tutti i percorsi puoi farli in autonomia. Però se preferisci avere una guida, puoi senz’altro sentire quelle di Cortina o di Auronzo e valutare un accompagnamento!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

cinque × tre =

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.