Dolomiti

Malga Bocche: incanto invernale di fronte alle Pale

La Val di Fiemme è dominata dalla immensa mole della catena del Lagorai, selvaggia e quasi priva di rifugi, gioiello incontaminato e meta prediletta di moltissimi escursionisti. Il massiccio si estende sino a San Martino di Castrozza e il Primiero: uno dei luoghi più belli per ammirarlo è salire sui pianori del Lusia, proprio sopra Bellamonte. E fare una bella passeggiata sino a Malga Bocche: certamente il Lagorai si esporrà in tutto il suo splendore ma noi potremo lasciarci soggiogare anche da altre splendide cime. Il gruppo delle Pale infatti si mostrerà a noi, regalandoci la miglior vista in assoluto, dal Mulaz al Cimon. Seguiteci… Con anche slittata finale!

  • Località di partenza: La Morea, stazione di arrivo del secondo troncone dell’ovovia da Castelir
  • Parcheggio: alla base della cabinovia Skiarea Alpe Lusia – Castelir – Bellamonte (enorme, gratuito)
  • Mezzi utilizzati: ciaspole (strada battuta)
  • Tempo medio: un’ora e mezza circa
  • Difficoltà: facile
  • Dislivello: – 25 metri – La Morea m. 1970 – Malga Bocche m. 1946
  • Tipologia di percorso: strada battuta in leggerissima discesa e con salita (breve) decisa finale

Escursione invernale: consultare sempre l’Ufficio Turistico per verificare le condizioni del manto nevoso, la fattibilità del percorso e l’equipaggiamento da utilizzare

Malga Bocche: si parte da La Morea, stazione d’arrivo degli impianti Alpe Lusia

Dopo aver parcheggiato la nostra autovettura alla base degli impianti Skiarea Alpe Lusia di Castelir (indicazioni lungo la SS50 del Passo Rolle, appena dopo Bellamonte), subito saliamo sulle cabine che, in men che non si dica, ci condurranno ai 1970 metri di La Morea. Attenzione a non scendere a Le Fassane, stazione intermedia!

Si parte! Verso Malga Bocche

Una volta arrivati in cima, dovremo iniziare la nostra passeggiata ma non prima d’aver ammirato il panorama circostante. Qui si dipartono innumerevoli piste da sci, dominate dalla mole torva della catena del Lagorai (che ricordiamo essere di origine vulcanica – quindi più scura – e non dolomitica) e, dietro, dalle vette del Lusia.

La nostra meta, Malga Bocche, non è segnalata: non temete però, troveremo immediatamente la direzione! Appena usciti dalla stazione della cabinovia dovremo infatti voltare verso destra e superare lo Chalet 44 Alpine Lounge (di nuovissima costruzione). Vedremo quindi una strada battuta salire dolcemente in mezzo al bosco: ecco, è proprio quella! Incamminiamoci dunque, senza alcuna remora.

Dopo l’Alpine 44 Lounge, un iniziale boschetto ci attende
Meravigliosi scorci sul Lagorai

Verso Malga Bocche: lo splendido alpeggio di Malga Canvere con vista sulle Pale

Dopo nemmeno cinque minuti di passeggiata già sbucheremo in un pianoro: da qui la nostra via sarà sempre dritta e non ci potremo più sbagliare! E quindi cominciamo, pieni di aspettative per ciò che andremo ad ammirare di lì a poco.

E infatti non manca la prima meravigliosa sorpresa. Dopo nemmeno 10 minuti saremo già infatti giunti a Malga Canvere (m. 1977), delizioso agglomerato di casette con vista spettacolare sia sul Lagorai che sulle Pale: qui potremo infatti già avere un assaggio di ciò che ci aspetterà alla meta, la nostra Malga Bocche!

Da qui la via inizia un’impercettibile ma costante discesa che ci accompagnerà sino quasi a destinazione. E così, oltrepassate altri due masi, ci si addentrerà nel bosco, rigoglioso e spettacolare, con la possibilità d’ammirare qualche scorcio attraverso gli alberi. E attenzione: sebbene la strada sia battuta (quindi affrontabile anche senza ciaspole) riserva alcuni brevissimi tratti ghiacciati: valutare sempre se indossare dei ramponcini.


Il sentiero per Malga Bocche è battuto e sempre in leggerissima discesa, con breve salita erta finale

Pini, abeti e larici ci scortano lungo la via concedendoci solo un altro breve tratto dove ammirare le Pale in tutta la loro bellezza… Ma non temete: a Malga Bocche sarà ancora meglio! Proseguiamo dunque, sempre in discesa e costantemente nella foresta, sino a sbucare, infine (poco dopo il bivio per Paneveggio, non battuto) in una deliziosa radura dove Cima Bocche (m. 2745) e Cima Juribrutto (m. 2697) ci guardano dall’alto della loro mole.

Il bel bosco che ci accompagna lungo la passeggiata
La radura prima della breve salita finale

Ormai manca pochissimo: arrivati al ponticello che consente di scavalcare il Rio di Costagnella, meno di quindici minuti ci separano dalla nostra meta. Che saranno però i più impegnativi: dopo la lunga passeggiata in discesa, ecco che il tracciato deve superare tutto il dislivello perso e lo farà con una decisa salita, fortunatamente breve.

E quindi gambe in spalla! Iniziamo l’ascesa che ci fa rientrare in un rado boschetto, sempre più speranzosi di vedere quanto promesso. Infine: lo spettacolo delle Pale di San Martino finalmente si para dinanzi ai nostri occhi!

Crocicchio di sentieri: moltissime escursioni favolose
La veloce erta finale

Malga Bocche: il più bel balcone panoramico sulle Pale di San Martino

Malga Bocche compare proprio di fronte a noi e, oltre, il Gruppo delle Pale mostrandosi in tutta la sua interezza: dal Mulaz al Cimon, passando per la Vezzana. Una meraviglia: il più bel balcone panoramico probabilmente del Trentino e delle Dolomiti.

In arrivo a Malga bocche, uno spettacolo naturale meraviglioso
Oltre che sulle Pale, il meraviglioso panorama sul Lagorai
Caratteristici tavoli per consumare il pranzo al sacco

Malga Bocche (m. 1946), chiusa in inverno, offre panche ove sedersi e ammirare il panorama mentre si gusta il proprio pranzo al sacco. E sarà oltremodo incredibile mangiare di fronte a cotanta bellezza! In estate è una meta molto gettonata, in quanto facilmente raggiungibile da molte parti: una è sicuramente quella che abbiamo percorso noi ora, mentre un’altra è quella che sale (più faticosamente) da Paneveggio, sede dell’omonimo Parco Naturale.

E, una volta ristorati e riposati, sarà il momento di tornare sui propri passi verso La Morea. Attenzione che dopo il primo pezzo in discesa, il tracciato sarà tutto in lieve salita: potreste quindi metterci più tempo rispetto a quello impiegato per l’andata.

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Pista Fraina: con lo slittino in Val di Fiemme

Ma le sorprese non sono finite: sapete infatti che da Le Fassane, stazione intermedia dell’ovovia, si può rientrare a Castelir anche in slittino? Ma certo, lungo la pista dedicata Fraina! Quindi, perché non approfittarne?

Dove in estate c’è il delizioso Giro d’Ali (il magnifico parco con giochi d’acqua) e l‘itinerario tematico Frainus, in inverno parte il percorso per slittini: una lunga discesa lunga ben 3 chilometri che riporta alla stazione di valle degli impianti. È possibile noleggiare il mezzo allo skirent proprio a ridosso del parcheggio (una giornata costa 11 euro) e poi lasciarlo in custodia al personale a Le Fassane (stazione intermedia) per non doverselo portare dietro durante l’escursione.

Quindi assolutamente da approfittarne! I bimbi ne saranno entusiasti e, perché no, anche i genitori!

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