Malga Prampèr, coi bambini nel verde della Val di Zoldo

Siete mai stati nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi? Se la risposta è negativa, allora bisogna assolutamente rimediare: cosa c’è di meglio di una bella passeggiata tra boschi e pascoli della Val Prampèr, laterale della Val di Zoldo, sino a Malga Prampèr? Seguiteci, e vi faremo scoprire questo gioiello, ahimè sconosciuto ai più.

  • Località di partenza: Pian de la Fopa
  • Parcheggio: alla località di partenza (abbastanza grande, gratuito)
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino da trekking possibile per chi effettua la sola discesa – salita in bus navetta)
  • Tempo medio: un’ora e mezza circa
  • Difficoltà: medio
  • Dislivello: 340 metri – Pian de la Fopa m. 1200 – Malga Prampér m. 1540
  • Tipologia di percorso: ampia forestale sempre in salita, con tratti moderati alternati ad altri più o meno lievi

Malga Prampèr: si parte da Pian de la Fopa, sopra Forno di Zoldo

Arrivando dal Passo Staulanza o dal Passo Duran, non appena entrati nell’abitato di Forno di Zoldo, voltate subito verso la chiesa (direzione Pralongo) e, dopo aver attraversato il ponte, seguite la ripida stradina che inizia a salire. Ad un certo punto,  diverrà sterrata, ma non abbiate paura né della pendenza, né del fondo: a breve (con direzione Pramper) ritornerà asfaltata e meno impervia.

Dopo circa 4 km, si perverrà finalmente a Pian de la Fopa (m. 1200), dove oltre sarà divieto di transito e ove sorge la zona di sosta. Lasciata la nostra autovettura, ecco che proseguiamo lungo l’ampia carrareccia n. 523 che, per questo primo tratto, costeggia il gorgogliante fiumiciattolo più in basso. Dopo pochissimo, ecco il nostro primo bivio: sulla sinistra, attraversando il fiume, potremmo recarci al Rifugio Sora l’Sass Angelini (m. 1588), tappa del famoso Anello Zoldano (itinerario circolare che conduce alla scoperta della valle), ma sarebbe certamente troppo complesso coi bambini al seguito, anche per via di un tratto attrezzato.

Verso Malga Prampèr: sempre in salita tra boschi e lussureggianti pascoli

Lo Spiz di Mezzodì (m. 2317) ci osserva attentamente alla nostra sinistra mentre saliamo. La strada alterna tratti in sterrato ad altri invece asfaltati, così come ingressi ed uscite dal bosco e qualche tornante. Dopo quaranta minuti di buon cammino, arriveremo al Pian dei Palui (m. 1480), dove la pendenza inizierà a diminuire, in favore di un bel falsopiano (sempre comunque in salita) che ci guiderà sino alla meta.

Da qui, gli abeti, i pini e i larici che ci avevano tenuto compagnia in maniera molto importante, inizieranno a lasciare spazio a radure sempre più ampie, utilizzate anche come pascoli, dove simpatiche mucche ci affiancheranno desiderose di fare la nostra conoscenza. Ancora qualche centinaio di metri e poi arriveremo all’ultimo bivio dove, se seguissimo il sentiero 540 (dritto), arriveremmo ai 1940 metri della Forcella del Moschesin, ove sorgono anche le rovine di una caserma a guardia della valle agordina, e subito dopo alla Malga Pramperèt (m. 1857), all’imbocco della vallata e da dove si gode di un bel panorama.

Malga Prampèr: un luogo magnifico ideale per le famiglie

Ma noi invece voltiamo a sinistra, attraversando il ponticello, verso l’ormai visibile Malga Prampèr (m. 1540), adagiata splendidamente in un lussureggiante pianoro, incastonata tra la Cima di Prampèr (m. 2409) e quella de le Forzelete (m. 2448). Non ci sarà nulla di più bello che sedersi su di una delle panche per riposarsi e pregustare un bel pranzo a base di piatti tipici.

Il piatto forte qui è la polenta, cucinata alla vecchia maniera nel paiolo sul braciere esterno, e mescolata a mano dai malgari. I bambini rimarranno incantati a vedere quest’antica usanza, oggi del tutto perduta nelle nostre case, e certamente faranno a gara per voler assaggiare tale prelibatezza… Nel frattempo, per ingannare l’attesa (ci vuol tempo, si sa, per mangiare cose buone!), potranno correre qua e là per i prati, giocare e iniziare mille attività, per farsi venire quindi appetito e sbranare anche ottimi formaggi locali e salamelle alla brace.

Chi volesse risparmiare la fatica dell’ascesa e salire giusto per pranzo, potrà utilizzare il servizio navetta che, da Pian de la Fopa consente di giungere qui in un quarto d’ora scarso (qui le informazioni: sempre meglio telefonare per assicurarsi il posto o per eventuali variazioni d’orario). Per la discesa, potrà essere utilizzato anche il solo passeggino da trekking, facendo attenzione ad alcune quindi ripide discese.

Dopo un bel pomeriggio trascorso tra corse, divertimenti ed esplorazioni, si potrà prendere la via del ritorno. Malga Prampèr, splendidamente ubicata in quest’angolo sperduto del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi però rimarrà certamente nel cuore, pronto per essere raccontato ad amici e parenti.

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