Dolomiti

Forca Rossa dalla Valfredda: la bellezza della solitudine

L’Agordino è una delle zone delle Dolomiti Bellunesi che ben si prestano a stupende passeggiate. Innumerevoli infatti sono i sentieri che è possibile percorrere, godendo sempre di una vista speciale e stupenda e magari arrivando in un delizioso rifugio ove ristorarsi e regalarsi momenti di quiete e tranquillità. Oggi facciamo una cosa diversa però: percorriamo sì un fantastico itinerario, ma arriveremo ad una cima senza alcuna malga: in mezzo a selvaggi paesaggi poco battuti, raggiungeremo il Forca Rossa, non incontrando praticamente nessuno se non cavalli, mucche e forse stambecchi. Venite con noi?

  • Località di partenza: Col de Mez
  • Parcheggio: alla località di partenza (grande, gratuito)
  • Indicazioni per parcheggio Google Maps: Col de Mez
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino da trekking non possibile)
  • Tempo medio: tre ore circa andata – due ore e mezza ritorno
  • Difficoltà: medio
  • Dislivello: 640 metri – Col de Mez m. 1850 – Forca Rossa m. 2490
  • Tipologia di percorso: dapprima forestale che attraversa la Valfredda, poi classico sentiero di montagna sino alla meta. Salita costante, a tratti più ripida

Dove parcheggiare per l’escursione al Forca Rossa e come arrivare

Per arrivare al nostro punto di partenza, è necessario seguire la strada per il Rifugio Flora Alpina che s’innesta lungo la statale del Passo San Pellegrino (prima della sommità del valico se si proviene da Falcade, dopo se si giunge da Moena).

Si continua sulla carreggiata oltrepassando Malga Boer e, dopo una lieve discesa, si inizia una dolce salitina: proprio lungo questa, sulla destra, noteremo l’ampio parcheggio sterrato.

Indicazioni per navigatore Google Maps: Malga Col de Mez

Il bellissimo panorama da Col del Mez

Per l’escursione al Forca Rossa si parte da Col de Mez, appena prima di arrivare al Rifugio Flora Alpina

Ua volta giunti all’area sosta, dovremo seguire le facili indicazioni per Malga Ai Lach che, facilmente, in pochissimo tempo e in lieve pendenza, ci permettono di raggiungere la pittoresca Valfredda in compagnia di un delizioso e fresco bosco.

Noi inizialmente seguiamo per Malga ai Lach
Pronti per partire da Col de Mez
Nel bel bosco verso la Valfredda

Inizieremo a vedere i famosi “casoni di Valfredda” dopo non più di 10 minuti di semplice cammino. E già qui potremo notare la bellezza di questo posto… Decisamente incantevole. Dinanzi a noi le estreme propaggini della catena di Cima Uomo e, dietro, le Pale di San Martino con Focobon e Mulaz.

Lo spettacolo offerto dalla Valfredda è veramente speciale. Costellata da tantissimi fienili, è ancora selvaggia ed autentica: non sembra proprio di essere poco distante dal conosciutissimo e rinomato Rifugio Fuciade.

Ecco che si apre, dinanzi a noi, la stupenda Valfredda

La via per il Forca Rossa passa per la pittoresca Valfredda, uno dei luoghi più belli di Falcade e dell’Agordino

Se avete voglia anche solo di effettuare un picnic lontano da tutto, ecco proprio qui dovreste venire e accomodarvi su di un prato: respirerete la montagna veramente genuina. Ma non divaghiamo e proseguiamo!

In fondo, anche Mulaz e Focobon (Pale di San Martino)
La Valfredda è di una bellezza straordinaria. E molto poco frequentata
I casoni di Valfredda sono una delle bellezze della Valle del Biois

Continuiamo sulla forestale che, in tutta serenità, ci permette di camminare tra questi stupende costruzioni. Superiamo il bivio per Malga ai Lach (che ignoriamo quindi) e proseguiamo lungo la silvo-pastorale.

Arrivati alla fine delle casette, dovremo guadare il torrente. In questo punto bisogna prestare un pochino d’attenzione poiché il Rio di Valfredda è spesso soggetto a piene durante i temporali e modifica spesso il suo letto, scaraventando massi e pietre che possono rendere difficoltoso il transito.

Sino alla fine dei canoni, si cammina tranquillamente su forestale
Con attenzione, si guada il Rio di Valfredda

Al Forca Rossa non si arriva in passeggino e ci vogliono circa 3 ore. Tutte sotto il sole

Non appena dall’altra parte, cominciamo la vera e propria ascesa: la via infatti aumenta la sua pendenza, esigendo da noi anche una buona dose di fatica. Il fondo però rimane abbastanza tranquillo: la via è sempre larga e ben evidente.

Si sale ancora, lungo la via facile anche se un pochino pendente
Il panorama però ci delizia alla grande
La via sale sempre tutta sotto il sole

Piano piano così arriveremo quasi alla fine della nostra forestale in località Anter Le Aive (m. 2088), segnalata da opportuno cartello. A questo punto dobbiamo seguire il segnavia 694 che si trasforma in classico sentiero, procedendo in buona salita in mezzo ai prati, purtroppo non sempre evidentissimo (ma certamente intuitivo).

La bellezza del paesaggio è veramente incredibile. Ci troviamo ora al cospetto delle bianchissime montagne: il Sasso di Valfredda (m. 3009) ci guarda e ci sorveglia durante la nostra fatica. Dietro (ma non si vede) la Regina delle Dolomiti, la Marmolada.

Anter Le Aive, dove inizia il sentiero 694
La via diventa un classico sentiero di montagna
Il panorama è di una bellezza straordinaria

Per il Forca Rossa si superano oltre 600 metri di dislivello. Ma non troverete praticamente nessuno

Stiamo calcando l’Alta Via dei Pastori, uno degli itinerari naturalistici e di trekking più belli della Valle del Biois e di Falcade, suo centro principale. L’ascesa è a tratti anche tosta (tenete presente che è praticamente tutta sotto il sole) ma il meraviglioso panorama mitiga davvero ogni sforzo.

Ogni tanto, fermarsi ad ammirare il panorama è doveroso
In quest’escursione, si è soli nella natura

E così, camminando con il nasò all’insù per godere di ogni piccolo nuovo scorcio (ma anche all’ingiù per essere certi di non pestare qualche animale e vedere bene dove si mettono i piedi), arriveremo al Pian de la Schita dove, se sarete fortunati, potrete anche ammirare stupendi cavalli avelignesi intenti a brucare l’erbetta.

La radura ci consente di riposarci un pochettino prima di riiniziare a prender quota. Ci troviamo a circa 2200 metri d’altitudine: il più è fatto ormai, mancano meno di 300 metri di dislivello per guadagnare la meta. che, se aguzziamo la vista, potremo già notare, lassù…

Il delizioso Pian de la Schita dove recuperare un po’ di fiato
E poi, da Pian de la Schita si continua a salire

Sul Forca Rossa non vi sono rifugi né malghe. Solo autentica montagna

Passato Pian de la Schita, si ricomincia a salire. È un’ascesa costante, sempre senza alcun albero a darci un pizzico di frescura. Ma non temete: ormai non manca poi molto!

Sempre in compagnia delle Pale di San Martino
Un ambiente incontaminato e meraviglioso

Passo dopo passo, sempre immersi in un paesaggio incredibile, arriveremo alla base dell’ultima erta, dove potremo notare anche le scaglie di pietra color ferro che caratterizzano il Forca Rossa (probabilmente il nome deriva proprio da questo).

Con un po’ di zigzag alla fine arriveremo dritti alla meta: eccoci qui, il Passo di Forca Rossa (m. 2490) è finalmente conquistato!
E da qui si apre un panorama davvero spettacolare anche sulla Valle di Franzedaz sottostante (e che conduce dritti a Malga Ciapela) e che poi continua… Da Civetta e Pelmo (parzialmente nascosti dalle Cime d’Auta) si continua verso l’Antelao, il Sorapiss, le Tofane, il Cristallo, la Croda da Lago, i Lastoi di Formin… Insomma, un panorama meraviglioso.

Attenzione perché, sul Passo di Forca Rossa, si possono anche vedere gli stambecchi!

Senza dimenticare, dall’alto lato, le Pale di San Martino, Cime Pape, l’Agner, le Pale di San Lucano… E naturalmente Cima Uomo, proprio accanto a noi. Questo è uno dei pochissimi posti (l’unico, sinora) dove siamo riusciti anche a vedere gli stambecchi: non sempre ci sono (bisogna essere fortunati) ma qualche volta, compaiono sulle angustissime rocce del Sasso di Valfredda. Aguzzate la vista!

Il meraviglioso panorama dal Passo di Forca Rossa
Aguzzate la vista perché potrebbero esserci gli stambecchi

Quassù non c’è alcun rifugio, nessun ristoro. Quindi bisogna naturalmente portarsi il pranzo al sacco: ma cosa c’è di più bello che mangiarsi un meritato panino con un paesaggio così speciale? E, proprio perché non vi sono malghe, è raro trovare qui più di 10/15 persone, anche in agosto e con giornate super, come è successo a noi. Qui entrerete in contatto con la vera montagna, quella selvaggia e pura.

Da qui si potrebbe proseguire per numerose altre vie, Abbiamo già menzionato la Val Franzedaz con arrivo a Malga Ciapela, ma potremmo anche scegliere di scendere verso il Passo di Col Becher e transitare sotto le Cime d’Auta per raggiungere Baita del Cacciatori e poi Sappade o Colmean (due piccoli paesini). Ma dovremmo essere muniti di due macchine: noi scegliamo così di rientrare lungo la stessa via dell’andata.

Qui non ci sono rifugi: bisogna portarsi il pranzo a sacco
Un panorama veramente spettacolare

Per tornare, si può anche effettuare un percorso ad anello passando dal Rifugio Fuciade

Quindi, si ripercorre il sentiero a ritroso… Ma noi vi consigliamo una piccola deviazione, visto che tanto, infine, si giungerà comunque al parcheggio di Col de Mez. Che ne dite se passassimo anche da Fuciade?

Pronti per tornare indietro. Passando per Fuciade
Scendiamo dunque verso il bivio col sentiero 670

Così, ci incamminiamo tranquilli in discesa ma (ignorata la deviazione 693 che s’innesta in mezzo al ghiaione e poi scenderà, sempre a Fuciade, lungo la Val de Jigole) prima di arrivare ad Anter Le Aive (punto da cui siamo passati al mattino) dovremo virare sul segnavia 670 (alta Via delle Dolomiti), ben segnalato (indicazioni per Fuchiade).

Passeggiamo quindi senza alcuna difficoltà in mezzo a verdissimi prati (magari incontrando mucche e cavalli). Non abbiate paura di perdervi: le indicazioni per Fuciade sono sempre ben evidenti.

Un paesaggio sempre incantevole
Non temete: troverete sempre i cartelli ad aiutarvi

Per arrivare a Fuciade dal Forca Rossa basta seguire il sentiero 670, Alta Via delle Dolomiti

Ci troveremo quindi alla testata della Valfredda (vedremo i casoni sotto di noi) e aggireremo una collinetta: la conca di Fuciade è già ben visibile all’orizzonte, con anche tutta la sua moltitudine di piccole costruzioni in legno… Che la rendono così unica e speciale.

Ormai dovremo aggirare la collinetta e Fuciade già si vedrà
Eccoci ormai arrivati alla stupenda conca di Fuciade
A Fuciade scorre anche un pittoresco torrente

La discesa è veramente ripidissima: questo è, se vogliamo, il tratto più impegnativo di tutto l’itinerario. Bisogna infatti stare attenti a non scivolare! Però, comunque, il tempo impiegato, è abbastanza breve: il Rifugio Fuciade sarà infine conquistato.

Se avete incontrato al massimo 15/20 persone in tutta la passeggiata, preparatevi perché qui invece ci sarà parecchia ressa. Ma è normale: questo è uno sicuramente dei luoghi più belli di tutta la Val di Fassa (siamo infatti passati in Trentino) e anche più facilmente raggiungibili. Potete però gustarvi una buona merenda o una bibita fresca. Sempre che troviate posto.

Il Rifugio Fuciade è meta di tantissime persone ogni anno
A Fuciade arriva una facilissima forestale da Passo San Pellegrino
La conca di Fuciade è famosa per le sue bellezze

Da Fuciade si rientra poi al parcheggio di Col de Mez allungando il tragitto di 45 minuti

Per rientrare al parcheggio ora basterà seguire la facile e larghissima forestale che prosegue verso Passo San Pellegrino. Ad un grande bivio, bisognerà voltare a sinistra e scendere con maggior pendenza, lasciandosi poi alle spalle le deliziose malghette di cui sono puntellati i prati.

In breve, la via da sterrata diverrà asfaltata e saremo giunti a Col de Mez: un giro ad anello quindi (se accettaste di effettuare la deviazione) che allungherà di circa 45 minuti il tempo stimato finale rispetto a quello previsto per un ritorno stessa via. Ma ne vale la pena: ammirerete panorami eccezionali.

Si prende poi la forestale che scende verso sinistra
E si incontrano anche le mucche!

Orari di apertura del Rifugio Fuciade e contatti utili

Itinerario per Forca Rossa – Geoflyer Europe 3D Maps

Dove dormire a Falcade

Se state cercando una sistemazione a Falcade per programmare qui una vacanza, noi non possiamo che consigliarvi l‘Hotel Stella Alpina. In posizione centrale (si trova proprio nella Piazza del Municipio) è una delle strutture storiche del paese ma ha saputo rinnovarsi sempre con grande lungimiranza.

La cucina è senza dubbio ottima, così come la pasticceria (che è una delle migliori di tutto l’Agordino). Offre anche un bel giardino esterno per rilassarsi, fare un aperitivo e mangiare un gelato oppure anche pranzare. Inoltre, è punto di partenza per tante belle passeggiate nella verdissima piana di Falcade, uno dei luoghi migliori per far correre e giocare i bambini e dove troviamo un parco giochi enorme e molto curato.

Per saperne di più: visualizza prezzi e servizi

All’Hotel Stella Alpina di Falcade si ammira un panorama superbo
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