Trentino

Ai laghetti di Ruffrè in passeggino: coi bambini lungo il sentiero Dria al Fos

La Val di Non riesce sempre a stupirci per la grande varietà dei paesaggi che sa offrire: dolci declivi coltivati a meleti, profonde forre scavate nel corso del tempo dai corsi d’acqua, svettanti montagne con malghe e rifugi ma anche facili sentieri adatti alle famiglie. Oggi percorreremo proprio uno di questi: dall’abitato di Cavareno, nell’alta valle, arriveremo ai deliziosi laghetti di Ruffrè (conosciuti anche come laghetti dei Masi), lungo la strada per il Passo Mendola, camminando senza difficoltà tra boschi profumati ed ombreggiati.

  • Località di partenza: Cavareno – Via Italia 20 (circa)
  • Parcheggio: alla località di partenza (piccolissimo, lungo i lati della strada)
  • Mezzi utilizzati: passeggino da trekking
  • Tempo medio: un’ora circa
  • Difficoltà: facile
  • Dislivello: 30 metri – Cavareno. m. 1000 – Laghetti di Ruffrè m. 1030
  • Tipologia di percorso: facile forestale sempre più o meno pianeggiante

Laghetti di Ruffrè: si parte dal delizioso abitato di Cavareno, in Alta Val di Non

Dopo aver lasciato la nostra autovettura nella parte alta dell’abitato di Cavareno (dal momento che il parcheggio è molto scarso, è possibile anche sostare direttamente in centro per poi avviarsi al luogo di partenza a piedi), subito ci dirigiamo all’innesto del nostro sentiero denominato “Dria al Fos“, contrassegnato con il numero 527. Non potremo sbagliarci dal momento che è indicata anche la località “Laghetti di Ruffrè” e “Maso Molini” e la via procede per circa una ventina di metri in buona salita, asfaltata.

Non appena terminato questo primo tratto, eccoci subito ad un bivio. Occorrerebbe proseguire dritto addentrandosi nel fitto bosco ma, essendo con il passeggino, la via ci appare subito troppo erta. Una soluzione facilissima ci viene in soccorso: bisognerà infatti voltare verso sinistra, lungo la forestale (che non presenta indicazioni). La strada infatti si ricongiungerà poco sopra con il sentierino appena lasciato, consentendoci però di camminare senza fatica su di un fondo decisamente più liscio.

Il sentiero Dria al Fos per i laghetti di Ruffrè è molto semplice e pianeggiante

Il percorso procede in leggera salita compiendo un ampio tornante e guadagnando un po’ di quota senza nemmeno farcene rendere conto. Non appena il bosco si dirada un pochino, sarà necessario fare attenzione: il sentiero Dria al Fos infatti si stacca poi sulla sinistra (indicazioni Maso Molini – 527), inoltrandosi tra pini e abeti in maniera decisa. Si abbandona quindi il terreno levigato in favore di uno con qualche sasso e radice, che però non mettono mai in dubbio la facilità del percorso.

Questo è l’unico tratto in salita e sicuramente quello più impegnativo. La spinta del passeggino non risulta comunque mai faticosa nonostante la presenza di qualche piccolo ostacolo. Non trascorreranno più di venti minuti dalla partenza che il sentiero improvvisamente spianerà: da questo punto in avanti sarà sempre così, regalandoci una bella camminata senza pensieri.

La nostra via ricalca un vecchio canale irriguo (come molte altre qui in Val di Non) e, in alcuni punti, è stato installato un parapetto in legno come protezione. Corre infatti a mezza costa anche se gli alberi ad alto fusto non ci consentono quasi di accorgercene. Sarà quindi opportuno, qualora vi fossero bimbi a piedi, tenerli per mano nei passaggi più stretti che, comunque, non risultano mai pericolosi.

Per i laghetti di Ruffrè si passa anche dalla tristemente famosa Grotta del Colera

Dopo una deviazione per la Madonna degli Alpini, visibile all’altezza di una panoramica panca con tavolo per picnic (conosciuta anche come Grotta del Colera, dal momento che era rifugio per gli abitanti che scappavano dai centri abitati durante l’imperversare delle epidemie), il nostro sentiero procede semplice entrando ed uscendo dal bosco, regalando qua e là bellissimo scorci sull’Alta Val Di Non.

Improvvisamente gli alberi lasciano spazio ad una smeraldina radura, dominata da un grande dosso verde che impedisce una visuale più ampia. Siamo ormai quasi arrivati! Pian piano aggiriamo la collinetta seguendo la nostra traccia: ormai un grosso cartello, in fondo, troneggia e ci indica anche i laghetti: non dovremo fare più di qualche passo per scorgerli ormai, placidi e quieti nella loro soave tranquillità.

Laghetti di Ruffrè: uno spettacolo decisamente bucolico

Dinanzi a noi ora uno spettacolo davvero idilliaco. Ecco il paesino di Ruffrè, deliziosamente ubicato lungo la strada per il Passo Mendola, con tanto tanto verde; la strada, ora maggiormente larga, ci consente di lambire una fattoria dove sono ospitate un gran numero di mucche. Non si sa se siano loro un’attrazione per i bimbi o i bimbi per loro… Sicuramente un incontro molto gradito da parte di entrambi!

Siamo proprio arrivati: i due laghetti di Ruffrè ci danno il benvenuto in questa bellissima oasi di pace. Sono stati creati circa un paio di anni fa grazie alla sistemazione del biotopo già esistente e da allora sono diventati uno dei punti di ritrovo per le famiglie in cerca di un’evasione domenicale. Come dar loro torto? Il luogo è bucolico e si presta senz’altro ad appoggiare per terra la propria copertina per un delizioso picnic in compagnia (e non si volesse pranzare al sacco sono disponibili più soluzioni, come agriturismi e ristoranti).

I laghetti di Ruffrè sono una meta ideale per le famiglie con i bambini

Non ci resta dunque che compiere il periplo dei due bacini, attigui uno all’altro. Seguiamo quindi il il comodissimo sentiero che ci guida alla scoperta (wow! anche una mini isoletta al centro), soffermandoci qua e là per qualche scatto fotografico nonché il lancio di sassi (un must per i bimbi). Per passare da uno specchio d’acqua all’altro sono state create ad hoc vie lastricate in mezzo ai prati (accessibili anche ai passeggini) ed un grazioso ponticello in legno. Insomma, tutto l’occorrente per immaginare una ridente giornata in mezzo al verde!

Dopo esserci rifocillati e riposati a dovere, non resta che prendere la via del rientro, tornando quindi sui nostri passi lungo la via appena percorsa. Un’oretta di facile passeggiata e saremo nuovamente a Cavareno, pronti per una nuova avventura nella splendida Val di Non.

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