Garda

Ponale: la strada a picco sul lago di Garda per bambini e biciclette

Il Garda Trentino è uno dei territori più affascinanti dell’intera regione. Il lago ovviamente la fa da padrone con le sue sfumature di colore e alte pareti che precipitano nelle acque (che ricordano quasi un fiordo) ma non c’è anche molto altro da scoprire. Oltre alle celeberrime ciclabili, vi sono una quantità enorme di sentieri anche per chi ama camminare e fare trekking: noi che ci spostiamo sempre coi bimbi, potevamo non raccontarvi del più famoso in assoluto? Seguiteci oggi sulla strada della Ponale, il più bel percorso a picco sul lago di Garda!

  • Località di partenza: Riva del Garda – centrale idroelettrica
  • Parcheggio: alla località di partenza (moltissime soluzioni, a pagamento)
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino non possibile per alcuni punti stretti)
  • Tempo medio: un’ora e un quarto circa
  • Difficoltà: facile
  • Dislivello: 180 metri – Riva del Garda m. 70  – Ristoro Ponale Alto Belvedere m. 250
  • Tipologia di percorso: larghissima strada sterrata in leggera pendenza. Attenzione, percorso misto ciclopedonale: ii ciclisti spesso sopraggiungono in discesa a forte velocità

Strada della Ponale: si parte dalla centrale idroelettrica di  Riva del Garda

Riva del Garda è un paese davvero delizioso. Il porto è qualcosa di incredibile e le sue viuzze sono caratteristiche e pittoresche: non sarà male parcheggiare in qualche area sosta al limitare del paese per riservarsi una passeggiata in centro prima di intraprendere l’escursione (noi vi consigliamo il posteggio presso l’Ufficio Informazioni Turistiche, molto capiente).

Il pittoresco paese di Riva del Garda, direttamente sul lago

Una volta lasciata l’automobile, è necessario portarsi in prossimità della centrale idroelettrica. È indifferente che seguiate la strada riservata alle macchine oppure vi camminiate sul lungolago (quest’opzione è decisamente migliore). Una volta arrivati al punto di partenza, proseguite ancora per qualche decina di metri.

Noterete infatti la strada gardesana continuare all’interno di una galleria mentre, a destra, staccarsi una via secondaria, in leggera salita. Eccoci giunti! Un cartello poi fugherà ogni dubbio: siamo pronti per iniziare la nostra avventura alla scoperta di uno dei percorsi panoramici più celebri e spettacolari del mondo.

Dal centro di Riva si guadagna la centrale idroelettrica
Il punto di partenza è proprio prima del tunnel lungo la strada gardesana

La Ponale era l’antica strada di collegamento con la Valle di Ledro

La strada della Ponale era effettivamente la carreggiata che collegava Riva del Garda alla Valle di Ledro e, prima di essere definitivamente chiusa nel 1995, ha svolto egregiamente il suo servizio per parecchi decenni. Il traffico, da allora, è stato spostato sulla nuova SS240, quasi interamente all’interno di un tunnel, e decisamente più comoda per gli automobilisti.

La Strada della Ponale era la vcchia strada che collegava Riva del Garda a Ledro
Gallerie, parapetti: un’opera stradale decisamente ardita

Nel 2004, dopo parecchi lavori, è stata riaperta al solo traffico ciclopedonale: troppo un peccato lasciare tanta bellezza senza ammiratori! Da allora si sono susseguiti diversi ammodernamenti, l’ultimo nel 2019: ora la strada infatti presenta tratti divisi per pedoni e ciclisti, in maniera tale da garantire una maggiore sicurezza ai fruitori.

È proprio per questo che non è possibile transitare in passeggino. Al di là di alcuni tratti molto ghiaiosi, la corsia riservata ai pedoni è naturalmente maggiormente stretta rispetto a quella delle biciclette. Con un mezzo per bimbi si rischierebbe di fare da “tappo” e non permettere agli altri trekker di fluire regolarmente.

La strada della Ponale ora offre percorsi separati per pedoni e ciclisti

La strada della Ponale è un percorso ciclopedonale molto facile con vista mozzafiato

Partiamo!
Il sentiero alpino della Ponale si snoda per circa 3 chilometri sino al Ristoro Ponale Alto Belvedere ed è sempre a picco sul lago di Garda che, maestoso, ci accompagna lungo tutto il percorso senza mai abbandonarci per un attimo. Si parte dunque attraversando una veloce galleria per ritrovarsi immersi in un contesto davvero incredibile (se, invece di transitare nel tunnel voleste girarvi intorno, approdereste al Belvedere degli Innamorati, con paesaggio suberbo)

Il Belvedere degli Innamorati, con vista stupenda su Riva
Piano piano si sale di quota, sempre molto dolcemente

La vista su Riva del Garda è notevole e, nelle giornate particolarmente limpide, può spingersi sino ad Arco e oltre, verso la Val Cavedine. Dall’altra parte invece l’acqua continua sino a perdersi nell’orizzonte… Ecco, certamente i nostri bimbi capiranno bene quando gli diremo che quello di Garda è il lago più esteso d’Italia!

Il fondo, ghiaioso ma mai difficile, ci fa camminare senza fatica alcuna mentre la pendenza non è impegnativa. Vedremo subito un pezzettino di sentiero alzarsi (sulla sinistra) e leggermente sopraelevarsi rispetto alla sede stradale. Come mai? Ecco, quella è la parte riservata ai pedoni ed è assolutamente da utilizzare (anche cartelli esplicativi ci incoraggiano nella scelta). Saremo così in grado di goderci il lago da una posizione privilegia a e nel contempo evitare accidentali scontri con i ciclisti.

È stata ricavata, sulla strada, una parte ad uno esclusivo dei pedoni
La vista dalla Strada della Ponale si spinge sino alla Val Cavedine

Si cammina sempre in leggera pendenza ma senza passeggino

Mano a mano che procediamo lungo la passeggiata saremo sempre più immersi nel magnifico paesaggio. La roccia a picco sopra e sotto di noi ci catapulta in un mondo incredibile e la vegetazione verdissima fa da contraltare al bianco della montagna.

La vegetazione si fa largo tra le rocce bianche
Qua e là anche qualche fiore variopinto

Attraverseremo anche numerose gallerie, testimoni silenti dell’antico servizio. Non abbiate paura: sono tranquillamente transitabili senza torce e anzi, saranno la gioia dei più piccini, cui non parrà vero cimentarsi un tali avventure! E sarà altresì spettacolare voltarsi ad ammirarle come vere e proprie fenditure nel fianco del monte.

Un lavoro veramente ardito fu quello iniziato nel 1848 su progetto ed idea di Giacomo Cis, commerciante di Bezzecca (in Val di Ledro) e terminato nel 1851. La Valle di Ledro era infatti da secoli “tagliata fuori” dalle vie di scambio a causa della mancanza di vie transitabili. Così invece direttamente dal lago di Garda, in un tempo relativamente breve, si poteva pervenire a Ledro e alle sue cittadine. Una manna per i territorio!

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La passeggiata termina al Ristoro Ponale Alto Belvedere, al limitare della Valle di Ledro

Noi però non ci spingeremo sino lì (anche se, volendo, si potrebbe: la via continua sino al lago di Ledro, complessivamente per circa 10 chilometri) bensì ci accontentiamo di arrivare sino al Ristoro Ponale Alto Belvedere, splendido punto panoramico sul Benaco. Dopo un’oretta di strada, parecchi tunnel e una vista davvero mozzafiato, saremo giunti a destinazione, meritandoci una doverosa sosta.

Il Ristoro Ponale Alto Belvedere (m. 250) è ideale per soffermarsi a gustare un buon piatto di pasta, un panino o anche solo un gratificante spuntino o una bibita. Il terrazzo, proprio sopra la costruzione, consente di riprendere fiato ammirano un paesaggio splendido.

La Strada della Ponale è veramente alla portata di tutti
Scavata nella roccia viva, la Strada della Ponale è un’opera immane e stupenda

Con anche il fragore della Cascata del Ponale che, con inaudita violenza, si getta nelle acque del lago. 30 metri di salto e una bellezza leggendaria: questi gli ingredienti che spinsero la famiglia Toniatti ad aprire proprio qui il Ristoro. La strada era invero molto frequentata e quindi la scelta era stata dettata naturalmente anche dai possibili ingenti guadagni.

E ora più che mai possiamo dir loro grazie: il giusto coronamento di una passeggiata stupenda, ideale anche per i bimbi più piccoli a piedi che vogliano muovere i primi passi su un sentiero montano (attenzione sempre alle biciclette in transito).

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