Dolomiti

Rifugio Gardenacia, coi bambini tra le magnifiche vette dell’Alta Badia

L’Alta Badia è uno dei territori più belli delle Dolomiti: circondata da splendide montagne, è il paradiso degli escursionisti. Sassongher, Sass dla Crusc, Fanes, Lavarella, Sella, Cir… Tutte vette inconfondibili e magnifiche, che regalano anche facili camminate adatte alle famiglie coi bambini. Oggi ne scopriremo una un po’ meno nota ma assolutamente spettacolare: andremo infatti al Rifugio Gardenacia sull’omonimo altopiano, con vista davvero incredibile. Una volta arrivati sin quassù, non potrete mai dimenticarlo!

  • Località di partenza: all’arrivo della seggiovia Gardenaccia
  • Parcheggio: alla base degli impianti di risalita Gardenaccia (medio, gratuito)
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino non possibile)
  • Tempo medio: un’ora e un quarto circa
  • Difficoltà: medio
  • Dislivello: 270 metri – arrivo seggiovia m. 1780 – Rifugio Gardenacia m. 2050
  • Tipologia di percorso: costante salita a tratti anche molto erta; classico sentiero di montagna

Rifugio Gardenacia: segnavia 11 oppure sentiero 5?

Dopo aver guadagnato base degli impianti di risalita Gardenaccia, essere saliti sulla seggiovia e aver raggiunto i 1780 metri della stazione di monte, saremo pronti per iniziare la nostra escursione odierna. Subito, appena scesi, ci troveremo di fronte due possibilità: il Rifugio Gardenacia è infatti indicato in due direzioni diverse. Quale scegliere?

Il magnifico panorama arrivati al punto di partenza

A sinistra infatti, subito viene indicata la meta ma anche a destra… Come fare a sapere quale via è quella corretta?
Lo sono entrambe. Noi abbiamo optato, dietro consiglio del personale della seggiovia, per il sentiero 5 (quindi proseguendo verso l’Utia Sponata per qualche decina di metri) giacché ci avevano riferito essere più facile e meno “esposto“. E quindi… Eccolo qui!

Dicevamo quindi che, dopo aver camminato per pochissimo in direzione Utia Sponata (e quindi Lech da Sompunt) troveremo immediatamente il bivio per il Rifugio Gardenacia. E da qui gambe in spalla: la salita, che noteremo iniziare poco oltre, non ci concederà proprio nulla!

Le indicazioni per il Rifugio Gardenacia
Si inizia a salire a zig zag

L’erta salita a zig zag verso il Rifugio Gardenacia

La strada infatti parte bella decisa a zig zag nel bosco, non mancando però di regalarci una spettacolare vista sul Sass dla Crusc, proprio di fronte a noi. Se aguzzassimo la vista potremmo addirittura notare la bianchissima chiesetta del Rifugio Santa Croce e, qualche centinaio di metri sotto, il Summer Park La Crusc, luogo ideale per i bimbi.

Tornante dopo tornante, curva dopo curva, pian piano ci alzeremo di quota non senza fare parecchia fatica, dati i tratti abbastanza pendenti. Fortunatamente il bosco rende più agevole il nostro cammino e il panorama mitiga la sofferenza! Dopo circa mezz’oretta di ascesa, ecco che ci potremo lasciare alle spalle questo tratto, decisamente il maggiormente impegnativo di tutta l’escursione.

Il sentiero sale a zig zag con splendidi scorci
La salita è sempre impegnativa
Una brevissima discesa consente di tirare un po’ il fiato

Ci attende una brevissima ma rifocillante discesa prima di un altro pezzettino erto, reso più fruibile da alcuni tronchetti posizionati a mo’ di scaletta. Avremo quindi raggiunto uno dei belvedere della passeggiata: si potrebbe star qui ora ad ammirare la bellezza delle dolomiti della Val Badia ma…Tocca proseguire e non ce ne pentiremo!

Il tracciato non concede mai troppa libertà e riprende sempre in salita decisa addentrandosi nuovamente tra pini e abeti che riescono fortunatamente a concederci una dose di tregua dal caldo sole estivo. Senza fretta, con passo tranquillo, ci godiamo la frescura, con anche qualche pausa per riprendere fiato.

Alcuni tratti sono facilitati da tronchetti
Il panorama è sempre spettacolare

Il Rifugio Gardenacia, vista meravigliosa tra splendidi prati

Ma ormai non manca poi molto: il diradarsi degli alberi è un chiaro segno che la meta è vicina!
E così, come una visione, appare il Rifugio Gardenacia, che pare appoggiato come una bianca perla tra gli smeraldini prati al di sotto delle montagne e dell’altopiano che portano il medesimo nome.

Il Rifugio Gardenacia spunta da dietro la curva
Il Rifugio Gardenacia e le splendide vette dell’Alta Badia

L’Utia Gardenacia (m. 2050) è stata costruita nel 1938 per andare incontro al sempre più crescente numero di alpinisti e trekker che sin quassù si avventuravano. Molto grande per l’epoca, era stato concepito come una struttura molto all’avanguardia, dotata di ogni comfort. Doveva altresì fungere da punto di partenza per traversate ed escursioni sulle vette badiote e verso quelle vicine gardenesi.

E infatti da qui sono numerose le passeggiate che è possibile intraprendere: la classica e più frequentata è quella che conduce al Rifugio Puez (m. 2475), altra meraviglia, con anche la variante per la cima del Sassongher (m. 2665). I più arditi potrebbero poi continuare sino al Rifugio Firenze ma senza dubbio è un itinerario riservato ai soli esperti e su più giorni.

Il sentiero verso l’Utia de Puez

Rifugio Gardenacia: ottima cucina e tanto spazio per picnic

Noi che molto caparbiamente siamo arrivati sin quassù coi bimbi, non possiamo che ritenerci soddisfatti e regalarci una buona dose di relax. Immensi prati ci offrono l’opzione di approntare la nostra tovaglietta per consumare un bucolico pic nic oppure, qualora preferissimo assaggiare qualche tipica specialità, non dovremo fare altro che accomodarci nell’ampia terrazza soleggiata del rifugio.

I bimbi hanno a disposizione quanto più spazio possibile per correre, saltare e svagarsi mentre noi ci concediamo il meritato riposo. La vista qui è davvero incantevole: tutta l‘Alta Badia è a portata del nostro sguardo e sarà interessante riuscire a scorgere i vari rifugi e riconoscere le cime.

I verdissimi prati intorno al Rifugio Gardenacia
Un vero paradiso per rilassarsi

Dopo aver fatto il piano di cotanta bellezza daremo pronti per rientrare: a nostra disposizione c’è, eventualmente, anche il sentiero 11 (quello che abbiamo ignorato all’andata), che potrebbe essere imboccato per compiere un percorso circolare e giungere così alla seggiovia oppure arrivare direttamente a La Villa.

Noi però abbiamo preferito rimanere sull’itinerario già sperimentato e ritornare sul 5 sino a riconquistare gli impianti: da lì, meno di 10 minuti e saremo nuovamente pronti per salire in automobile e cominciare una nuova avventura.

Edificato nel 1938, il Rifugio Gardenacia è stato ristrutturato nel 2009
Si rientra agli impianti

Dove parcheggiare per salire al Rifugio Gardenacia?

L’area sosta di pertinenza della seggiovia Gardenaccia è davvero molto piccola: ve ne accorgerete passandoci davanti (o, per meglio dire, poco sotto). Sicuramente non troverete parcheggio! Allora proseguite lungo la strada: in fondo, ecco un ampio piazzale con moltissimi posti. Scegliete quello che più vi aggrada e, una volta fatto, continuate a camminare sino al termine del bianco edificio: lì troverete un sentierino pedonale che conduce alla base degli impianti, pronti per acquistare il ticket!

Il Rifugio Gardenacia e il suo splendido panorama
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