Trentino

Rifugio San Pietro: coi bambini sul monte Calino con vista sul Garda Trentino

Il Garda Trentino è una vera pacchia per le famiglie coi bambini: il lago, con le sue spiaggette, assicura svago e divertimento mentre i vivaci centri di Torbole e Riva sono l’ideale per incontrare nuove persone e passeggiare. Gli amanti della montagna invece troveranno pane per i loro denti: intorno alle acque del Benaco infatti sono diverse le cime che superano i 2000 metri e molti gli accoglienti ristori che è possibile raggiungere. Noi oggi ci dirigiamo verso il Rifugio San Pietro sul Monte Calino, paradiso per grandi e piccini.

  • Località di partenza: Calino
  • Parcheggio: alla località di partenza (grande, gratuito)
  • Mezzi utilizzati: passeggino da trekking
  • Tempo medio: venti minuti circa
  • Difficoltà: facile

Per arrivare al nostro punto di partenza, da Riva del Garda è necessario salire ed oltrepassare Tenno: una volta raggiunto il caratteristico borgo di Canale (che si fregia del titolo di uno dei “più belli d’Italia” e da cui è possibile continuare, con passeggino, anche sino all’idilliaco lago), bisognerà voltare in direzione di Calvola e seguire la stretta strada che giunge in località Sella di Calino. Qui non fate come noi, che ci siamo persi immediatamente! All’altezza dell’incrocio (ove è anche presente una fontanella) con diversi cartelli ed anche un parcheggio ridotto, dovrete voltare a sinistra (ci sono le indicazioni) e continuare sino al termine della strada: un’area di sosta grande e sterrata vi attende e sarà giunto così il momento di iniziare il proprio itinerario.

Occorre tornare, una volta lasciata l’autovettura, per circa un centinaio di metri sui propri passi e costeggiare così un gruppo di casette davvero graziose: non si potrà fare a meno di pensare a come si starebbe bene lì, tra quelle mura, durante la calura estiva per rigenerarsi e ritemprarsi! Una grigliatina serale, il fuoco, gli amici, i bimbi che corrono felici: è veramente un attimo vedersi in questo bucolico contesto.

Camminando e immaginando si sarà ormai giunti all’inizio della nostra salita, ottimamente indicata dalla cartellonistica: la larga forestale procede, in lieve pendenza, addentrandosi tra le alte piante che lasciano filtrare, qua e là, i caldi raggi del sole. Non si sarà partiti da molto che subito la nostra attenzione sarà catalizzata dalla “Sorgente Le Fontane“, recitata. Cosa c’è di più interessante per i bimbi di entrare in un’area che sembra quasi resa inaccessibile?

In realtà la sorgente è accessibilissima ed anzi, sicuramente pensata per attrarre un pubblico under seven: la fontanella da cui sgorga l’acqua verrà subito presa d’assalto, così come il piccolo rigagnolo col suo ponticello. Una sosta qui è necessaria e deve essere prevista: i bimbi ne saranno entusiasti, ma ancora non sanno cosa li attende!

Una volta rimessi in marcia, mancheranno poco meno di dieci minuti: la via è sempre facile e la pendenza assai modesta. Il bosco si dirada leggermente, consentendo al sole di scaldarci maggiormente in vista della nostra meta. Meta che sarà preannunciata dall’arco in pietra con ligneo cancello (un tempo utilizzato dall’eremita che viveva in questi luoghi) e dal Crocifisso.

Ancora qualche passo e le piante ci abbandoneranno, lasciandoci godere della vista del Rifugio San Pietro (m. 974) e dei suoi bellissimi prati, interamente dedicati ai più piccoli: un fornito parco giochi è proprio vicino al terrazzo ove sono sistemati i tavoli (per consentire a mamma e papà di mangiare dando un’occhiata ai figli), mentre il resto dello spazio è a disposizione di tutti. Infatti, se anche non ci si volesse avvalere dei servizi del rifugio, si potrà tranquillamente sedersi sull’erba e consumare il proprio picnic nonché consentire ai pargoli di svagarsi nell’area ludica.

Ma non solo!
Tanti animali hanno trovato casa qui al Rifugio San Pietro: oltre ai due cagnoloni, anche caprette, coniglietti, galline... E tutti aspettano i bambini per fare la loro conoscenza nel grande recinto. Anzi, si potrà anche anche dar loro da mangiare assieme al personale dei ristoro, per conoscere la loro alimentazione e imparare come avvicinarvisi e accudirli.

Il Rifugio San Pietro è anche un luogo pregno di storia. La piccola chiesetta, aperta, ci lascia immaginare che per molti secoli questo fu un luogo consacrato e non è difficile pensare che potesse trattarsi di un eremo: Manuela, la mamma del gestore Andrea, ci ha raccontato molto a riguardo, mostrandoci l‘antica struttura (oggi inglobata da una più ampia e “moderna”) con anche il cunicolo per arrivare a suonare le campane e la vecchia stanza dell’uomo di fede, con un camino davvero meraviglioso (oggi adibita a stanza per gli ospiti).

Questo è senz’altro uno dei luoghi più panoramici del Garda Trentino e forse il più facilmente accessibile dalle famiglie: da sapere però che proprio qui è situata la prima tappa del Sentiero Frassati che, dal Santuario della Madonna di Arco, raggiunge l’eremo di San Romedio in Val di Non (certamente non adatto ai bambini, se non più grandicelli ed allenati) attraversando la Valle di Comano e le Dolomiti Paganella con Molveno e Andalo. Un’esperienza certamente impegnativa ma sicuramente molto appagante.

Dopo aver mangiato un ottimo piatto preparato dallo chef Saverio (davvero buone le puntine di maiale al forno che ho personalmente gustato) o successivamente ad essersi goduti un bel picnic, la giornata al Rifugio San Pietro sarà scandita da tanto gioco e dalla possibilità di ammirare un paesaggio davvero unico sul lago di Garda che pare proprio lì a due passi… In giornate particolarmente limpide la vista è davvero eccezionale, un quadro dipinto dalla sapiente mano di un pittore: bellezza e natura davvero a portata di mano (o di passeggino)!

Quando si sarà ormai stanchi e soddisfatti, basterà imboccare la via del rientro lungo il medesimo sentiero dell’andata: in circa 15 minuti si sarà di nuovo all’area di sosta, pronti per rientrare in hotel o nella propria abitazione (volendo, si potrebbero allungare – sino a 40 minuti circa – il tempo di percorrenza parcheggiando a Sella di Calino e proseguendo a piedi lungo la strada, facendo naturalmente attenzione alle autovetture in transito).

Per qualsiasi ulteriore informazione, il sito di Garda Trentino – Azienda per il Turismo è a disposizione

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