Alto Adige

Valle di Altafossa, lo spettacolo della neve in Val Pusteria

Camminare quando la neve scende fitta fitta e lasciare dietro di sé orme che, subito dopo, scompaiono… Il silenzio, rotto solo dal rumore dei passi, l’aria frizzantina e i fiocchi candidi che, qualche volta, arrivano proprio sulla punta del naso! Ebbene, non sempre in montagna il sole ci accompagna nelle nostre passeggiate ma non è detto che sia un male. Oggi infatti andiamo in Valle di Altafossa con nuvole basse e precipitazioni che, però, rendono il paesaggio ancor più affascinante. Non ci credete?

  • Località di partenza: parcheggio Valle di Altafossa
  • Parcheggio: alla località di partenza (grande – a pagamento 4 euro tutto il giorno. Attenzione: il parchimetro accetta solo monetine, per cui è necessario esserne muniti)
  • Mezzi utilizzati: ciaspole (strada battuta)
  • Tempo medio: quaranta minuti circa
  • Difficoltà: facile
  • Dislivello: 80 metri; parcheggio Altafossa m. 1580 – Grossberghutte m. 1644
  • Tipologia di percorso: prima parte di falsopiano poi leggera salita sino al Grossberghutte

Escursione invernale: consultare sempre l’Ufficio Turistico per verificare le condizioni del manto nevoso, la fattibilità del percorso e l’equipaggiamento da utilizzare

Valle di Altafossa: si parte dal parcheggio poco sopra Maranza, molto ben segnalato

Dopo essere saliti da Maranza sino al parcheggio di Altafossa – Altfasstal (segnalato ottimamente; il parchimetro accetta solo monetine, quindi bisogna arrivare già muniti), saremo già pronti per iniziare la nostra avventura odierna sotto la neve. Tutt’intorno è bianco, candido e non c’è rumore alcuno se non quello dei propri passi che, imprimendosi sulla coltre, vengono via via presto cancellati da nuovi, grandissimi e perfetti fiocchi.

Ben presto saremo nuovamente sul sentiero principale (l’area sosta si trova infatti circa 200 metri lungo la deviazione che conduce verso la Rundweg Maransen) ove la cartellonistica ci indica tutti i vari rifugi raggiungibili con anche i tempi stimati di percorrenza. Proprio perché il clima non è dei migliori, oggi ci spingeremo sino a Grossberghutte e poco oltre, in maniera tale da poter ammirare la valle in tutto il suo bianco splendore senza far troppa fatica.

Camminare sotto la neve è davvero un’esperienza molto suggestiva che piacerà anche ai più piccini: chi non ha mai provato a prendere un fiocco con la lingua? Beh probabilmente non ce lo ricordiamo più, ma certamente vedere i bimbi provare a farlo riporta alla mente scene passate che pensavamo d’aver cancellato dalla memoria… Ecco perché è così bello passeggiare con loro: riescono, con semplici gesti, a far tornare piccoli anche noi!

Il sentiero il Valle di Altafossa è battuto, per cui non servono le ciaspole

Il sentiero è ampio, largo e battuto dagli escursionisti che, ogni giorno e con qualsiasi condizione atmosferica, qui s’addentrano. In assenza di ciaspole sarà certamente più impegnativo, dal momento che si si tenderà un pochino a sprofondare nel manto.

Ma noi certamente non ci lasciamo spaventare, anzi!
Tra una pallata di neve e l’altra, pian piano proseguiamo sul nostro percorso, superando dapprima il bivio per Moserhutte e le svariate panchine ora decisamente non fruibili perché piene di neve. Non passerà molto tempo che, dopo qualche colpo d’occhio sui monti circostanti avvolti dalle nuvole basse, raggiungeremo la prima stazione del percorso kneipp: quanto giocare qui con i bambini in estate!

Sì perché in Valle di Altafossa ci sono diverse installazioni ove è possibile scoprire i segreti dell’idroterapia, pratica scoperta e ampiamente utilizzata appunto da Sebastian Kneipp, ecclesiastico del XIX secolo. Pur essendo molto desiderosi di provarne i benefici, purtroppo non sembra assolutamente il momento ideale: ecco un motivo per tornare qui il prima possibile.

Sino al Grossberghutte si cammina nel bosco: in un’oretta si arriva al rifugio

Di fronte alla stazione, anche il sentiero che conduce sino a Valles e, poco oltre, il biotopo: ormai manca davvero poco a Grossberghutte. E infatti, da dietro i rami dei pini, eccolo spuntare: la neve ci consente una breve tregua e possiamo finalmente ammirare la nostra meta!

Naturalmente l’idea di entrare al calduccio non può che solleticare ma ciò che si apre dinanzi ai nostri occhi è ancor più invitante: la Valle di Altafossa infatti cambia radicalmente. Da boschiva diventa infatti ampia e aperta, mostrandosi in tutta la sua bellezza: nonostante non ci siano i caldi raggi del sole a illuminarla, è comunque piena di fascino, così avvolta da una suggestiva nebbiolina.

Non si può dunque far altro che proseguire, almeno per qualche centinaio di metri sino almeno a guadagnare una visuale privilegiata che consenta di ammirare la valle sia verso nord che in direzione opposta. Il torrente che l’attraversa si è scavato il corso attraverso il manto, rendendolo una serpentina molto caratteristica… Insomma, nonostante la visibilità non sia ottimale, certamente non si può che rimanere soggiogati da un paesaggio così tanto invernale… Anche perché la montagna è anche questa, avvolta nelle sue burrasche.

Il sentiero sino al Grossberghutte è pianeggiante, per cui adatto anche alle famiglie con i bambini

Così, dopo aver a lungo indugiato, ecco che saremo pronti per rientrare verso Grossberghutte e, eventualmente, concederci un buon pasto (sapete che organizzano anche serate con le fiaccole, in inverno, con rientro in motoslitta?) prima di tornare al parcheggio e assaporare fino alla fine questa splendida atmosfera candida e silenziosa.

L’immagine di copertina è di Ludovica De Sio

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