Coi bambini alle Cinque Torri, una meraviglia tutta da esplorare

Cinque Torri coi bambini

Oggi andremo alla scoperta di una delle più famose aree delle Dolomiti, ossia quella delle Cinque Torri, gli spettacolari speroni rocciosi che dominano il Passo Falzarego, dirimpetto alle Tofane, a pochissimi km da Cortina d’Ampezzo. Compiremo, con l’aiuto della seggiovia, un fantastico percorso ad anello con partenza e ritorno a Bai de Dones, transitando per i Rifugi Scoiattoli e Cinque Torri.

  • Località di partenza: Bai de Dones
  • Parcheggio: alla partenza della seggiovia 5 Torri, Bai de Dones (enorme, gratuito)
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino non possibile per alcuni tratti sconnessi)
  • Tempo medio: due ore circa
  • Difficoltà: facile
  • Dislivello: -330 metri – Rifugio Scoiattoli m. 2225 – Bai de Dones m. 1889
  • Tipologia di percorso: costante discesa su larga forestale prima sterrata e poi asfaltata. Ultimo tratto su classico sentiero di montagna.

Rifugio Scoiattoli: si sale con la seggiovia da Bai de Dones, lungo il Passo Falzarego

Lasciata l’autovettura nel grandissimo parcheggio degli impianti situati a Bai de Dones subito, con la velocissima seggiovia cabinata, raggiungiamo il Rifugio Scoiattoli (m. 2255), impareggiabile balcone panoramico sulle Cinque Torri, uno dei monumenti dolomitici più famosi. Qui le fotografie saranno d’obbligo, come necessaria sarà anche la piccola “deviazione” verso le costruzioni di guerra risalenti alla Prima Guerra Mondiale.

Alle Cinque Torri con i bambini, una meraviglia da esplorare

Il Museo all’Aperto della Grande Guerra delle cinque Torri: per non dimenticare

Qui si combatté molto duramente: la prima linea italiana si contrapponeva a quella austriaca di stanza sul Passo di Valparola e sul Sass de Stria, con la quale spesso avvenivano anche conflitti a fuoco (cannonate vere e proprie da una cima all’altra). Da qualche anno, grazie al meraviglioso “Museo all’Aperto della Grande Guerra” è possibile letteralmente calarsi nella storia, visitando le trincee ottimamente ristrutturate, all’interno delle quali spiegazioni in più lingue narrano gli avvenimenti con molto realismo. Si consente così una presa di coscienza molto forte, da spiegare anche ai bambini (certamente i più grandicelli) affinché questi dolorosi fatti non debbano mai più ripetersi.

Dal Rifugio Scoiattoli dunque si dipartono vari percorsi ideali consigliati, tutti ben segnalati, dalle lunghezze differenti. Si inizia da un minimo di un’oretta ad un massimo di circa 3/4. Non c’è però assolutamente nessun vincolo, poiché si è liberi di terminare la visita in qualsiasi momento, tornando sui propri passi. Seguendo però uno qualsiasi degli itinerari proposti, si sarà in grado di compiere un vero salto nel passato, con una linea guida temporale ben definita.

Coi bambini alle Cinque Torri, una meraviglia tutta da esplorare

(Non è possibile utilizzare il passeggino nell’area del museo: il terreno è sconnesso e vi sono numerose scale in legno ricostruite e tratti un po’ angusti)

Terminato l’excursus storico, si potrà dunque procedere verso il Rifugio Cinque Torri (m. 2137), in duplice maniera. Tornando al Rifugio Scoiattoli e percorrendo il facilissimo ed ampio sterrato oppure “in quota”, ai piedi della Torre Grande (m. 2361), con un sentiero leggermente più impegnativo (ma decisamente facile) e più panoramico. In poco tempo comunque, si perverrà alla meta intermedia, dove soggiornò addirittura Vittorio Emanuele III in visita alla Brigata Reggio.

Coi bambini alle Cinque Torri, una meraviglia tutta da scoprire

Dal Rifugio Cinque Torri a Bai de Dones: una lunga discesa tra panorami impagabili

Tutto qui intorno è veramente magnifico. Ci troviamo infatti in una delle aree più belle delle Dolomiti; i bimbi potranno qui giocare tranquilli in mezzo ai prati verdissimi, e correre di qua e di là. Pericoli non ce ne sono, solo in qualche momento della stagione l’erba un po’ alta. L’affluenza di gente è sempre moltissima, per cui si incontreranno anche altre famiglie con pargoletti, con le quali scambiare quattro chiacchiere e inventare magari qualche gioco.

Da qui in poi, la discesa è molto tranquilla. Appena partiti, si noterà una biforcazione che conduce, verso destra, al Rifugio Croda Da Lago (m. 2046), destinazione di un’altra splendida escursione da segnare, magnificamente situato sulle sponde del Lago Federa. Noi però continuiamo verso sinistra, lungo la strada asfaltata che, addentrandosi nel bosco, fa scomparire anche le Tofane che si erano appena mostrate a noi. Si procede per un buon tratto in media pendenza sino ad arrivare ad un altro bivio, dove si mantiene sempre la sinistra.

Coi bambini alle Cinque Torri, una meraviglia tutta da esplorare

Il bel fondo liscio diventa uno stretto sentierino nel bosco, con radici e cambi di pendenza (passeggino impossibile), ma tendenzialmente mai faticoso. Siamo comunque in discesa, quindi assolutamente nulla di impegnativo. Dopo mezz’oretta circa, si guadagnerà un piccolo laghetto dalle torbide acque, segnale che ormai siamo in prossimità degli impianti. Ancora cinque minuti e la nostra bella gita sarà ormai conclusa.

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