Malga ai Lach: coi bambini tra Valfredda e Valle del Biois

Malga ai Lach: coi bambini tra Valfredda e valle del Biois

Falcade, graziosa località delle Dolomiti bellunesi al confine con il Trentino, è un punto nevralgico per le escursioni sui Monti Pallidi: da qui infatti, sono molte le località raggiungibili in poco meno di un’oretta di macchina; oggi però vogliamo raccontarvi di una passeggiata fattibile proprio da qui: andremo a Malga Ai Lach, panoramico rifugio, passando dall’altrettanto pittoresca Valfredda, ai piedi della catena di Cima Uomo, facente parte del gruppo della Marmolada.

  • Località di partenza: località Col de Mez, Passo San Pellegrino (deviazione per Rifugio Flora Alpina)
  • Parcheggio: alla località di partenza (ampio, gratuito)
  • Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino non possibile)
  • Tempo medio: un’ora circa
  • Difficoltà: facile – medio
  • Dislivello: 160 metri; Col de Mez m. 1830 – Forcella Marmoi m. 1988 – Malga ai Lach m. 1815
  • Tipologia di percorso: dapprima salita costante (lieve) sino a Forcella Marmoi e poi discesa più decisa sino alla Malga ai Lach

Malga ai Lach: si parte da Col de Mez, prima del Rifugio Flora Alpina (Passo San Pellegrino)

Dopo aver lasciato la nostra autovettura nel parcheggio gratuito in località Col de Mez (raggiungibile dal Passo San Pellegrino, seguendo le indicazioni per Rifugio Flora Alpina), visibile subito sulla destra appena iniziata la salita dopo la deviazione per Fuciade (invece sulla sinistra), ci incamminiamo lungo la strada asfaltata. Fatti pochi passi, subito guadagniamo l’ampio sterrato in leggera salita: non è possibile sbagliarsi, dal momento che un bel cartello grande ci indica la nostra meta, Malga ai Lach, a 50 minuti.

Malga ai Lach: coi bambini tra Valfredda e valle del Biois

Lungo il sentiero per Malga ai Lach: la magnifica Valfredda

La via procede facile in mezzo al profumato bosco, dandoci la possibilità di ristorarci al fresco. Dopo una curva, avvistata una baita privata, ecco che l’orizzonte si apre mostrando un paesaggio davvero fiabesco: ci troviamo infatti dell’idilliaca Valfredda, costellata di moltissimi masi, un tempo utilizzati come ricoveri per il fieno ed ora ristrutturati ed adibiti ad abitazioni estive.

Il panorama è bucolico: le bianche vette del gruppo di Cima Uomo si stagliano contro il cielo azzurro e i verdi pascoli incorniciano un quadro già meraviglioso. Le piccole casette poi, donano un tocco ancor più magico, donandoci la sensazione di trovarci all’interno di un puzzle… Pian piano camminiamo, non dimenticandoci di girarci ed ammirare anche i monti Focobon (m. 3054) e Mulaz (m. 2906), facenti parte delle Pale di San Martino, incredibilmente belle da questa insolita prospettiva.

Malga ai Lach: coi bambini tra Valfredda e valle del Biois

Dopo la Valfredda, per Malga ai Lach si sale verso Forcella Marmoi

Trascorsi circa 20 minuti di facile cammino, dovremo purtroppo abbandonare la Valfredda: il nostro sentiero infatti devia verso sinistra (presenti indicazioni). Attraversato il ponticello che scavalca il Rio Valfredda, la nostra via diventa il classico tracciato di montagna e, dopo aver risalito i prati, arriveremo infine ad un bivio. Noi proseguiremo verso destra, addentrandoci tra pini, abeti e larici, in costante ma mai faticosa ascesa.

Tra i rami degli alberi potremo scorgere un panorama meraviglioso: l’orizzonte infatti si apre verso la cima del Passo San Pellegrino, e quindi verso il Col Margherita (m. 2514) e, più in fondo ancora, verso il Catinaccio. Sotto, riconosciamo i masi della Valfredda, ora piccoli piccoli; ancora poche decine di metri ed ormai avremo guadagnato Forcella Marmoi (m. 1988), punto più alto della nostra escursione. Da questo punto, abbandoniamo i paesaggi ammirati sinora per conoscerne altri, ossia quelli tipici della Valle del Biois, come Cime Pape ( m. 2503), le Cime d’Auta, l’Agner e, ancora più in là, il Civetta (m. 3220) e il Pelmo (m. 3168).

Malga ai Lach: coi bambini tra Valfredda e valle del Biois

Da Forcella Marmoi si scende verso Malga ai Lach

Ora la carrareccia è in discesa: l’ultimo tratto infatti sarà senza più fatica alcuna (però poi al ritorno sarà da affrontare in salita!) e, superato qualche punto sdrucciolevole, ci consente di arrivare alla nostra meta in circa 15 minuti: che panorama da qui! Malga ai Lach (m. 1815) sorge in una bella piana, da dove si possono ammirare molte tra le cime delle Dolomiti bellunesi. Vicino alla costruzione poi, tanti bei tavolini ove sedersi e consumare il proprio pranzo (anche al sacco): non manca nemmeno lo spazio per stendere sul prato la propria tovaglietta e mangiare pendendo il sole.

Il menù della Malga ai Lach non è particolarmente ampio e variegato, ma è possibile gustare ottimi panini e carne alla griglia, nonché fresche bevande. Inoltre, è possibile acquistare direttamente il formaggio ivi prodotto, per portarlo a casa e rimembrare nei propri locali la bellezza del luogo da dove proviene.

Malga ai Lach: coi bambini tra Valfredda e valle del Biois

Dopo il giusto relax e le foto di rito, saremo ormai pronti per tornare indietro: ci aspetta ora la salita verso Forcella Marmoi, che però percorreremo facilmente grazie al pieno di cibo appena fatto; una volta tornati al parcheggio, non dimenticate di fare una sosta a Malga col de Mez (m. 1850), luogo dal panorama davvero spettacolare  e ideale per una merenda a base di prodotti tipici!

16 pensieri su “Malga ai Lach: coi bambini tra Valfredda e Valle del Biois

  1. Alessandro dice:

    Buongiorno, vorrei far notare che, nonostante la descrizione dell’escursione sia molto dettagliata, il dislivello riportato nella scheda tecnica iniziale non corrisponde al vero ed è oltre modo forviante. Dal parcheggio alla Malga ai Lach sono soli 15 metri di differenza altimetrica ma il dislivello, in questo caso, va calcolato rispetto alla Forcella Marmoi, punto più alto dell’escursione, situata quasi 200 metri più in alto sia del parcheggio sia della Malga ai Lach.

    • Azzurra dice:

      Ciao Alessandro, hai ragione: molto spesso purtroppo i dislivelli iniziali e finali sono fuorvianti perché non tengono presente di ciò che c’è in mezzo. Proprio per questo inseriamo sempre “tipologia di percorso”, per cercare di spiegare molto brevemente come sia in realtà l’itinerario, ossia con eventuali salite e discese. Nel corpo del testo poi è bene evidenziato come procede il sentiero (con anche le varie altitudini che si toccano), proprio per evitare sorprese ai lettori. Stiamo cercando di trovare un sistema per rendere più facile e immediata la conoscenza del dislivello: se hai suggerimenti su come procedere dicci pure, ogni consiglio è davvero apprezzatissimo! Posso intanto aggiungere l’altitudine di forcella Marmoi così da essere più chiaro!

  2. Alessandro dice:

    A mio avviso, trai vari dati di una scheda tecnica (dislivello, lunghezza percorso, tempistiche approssimative, tipo di terreno, esposizione, punti d’appoggio etc) il dislivello è, come ben saprai, l’informazione più importante. Detto ciò, sarebbe molto utile, per un sito di escursioni, se fosse un dato chiaro che salta subito all’occhio. Grazie mille per la risposta, buon lavoro e buona montagna

    • Azzurra dice:

      Grazie a te per avermi fatto questa segnalazione! Ci tengo ad essere il più chiara possibile proprio perché, per prima, ricerco sempre chiarezza a mia volta. Per ora ho inserito il dato su Forcella Marmoi e penso a come rendere ancora migliore la fruizione dei dati. Se ti venisse in mente ancora qualche suggerimento, mi raccomando fammi sapere!

  3. Enrica Guidi dice:

    Oggi 9 agosto 2018 volevo raggiungere la malga ai lach ma non sono riuscita perché la segnaletica non era molto chiara (dal ponticello in poi) e non solo la tempistica non è precisa. Inoltre per facilitare il passaggio forcella marmoi consiglierei di mettere una ringhiera per facilitare il passaggio anche per le persone meno esperte.

    • Azzurra dice:

      Ciao Enrica, quando l’abbiamo fatta noi la segnaletica c’era ed era precisa. Avviseremo il gestore della malga che ora non è più così (in modo che possa controllare e sistemare) nonchè il tuo suggerimento per la ringhiera. Dove hai trovato difficoltà esattamente? Il percorso mi pareva molto semplice e privo di difficoltà. Non è che hai fatto una strada diversa?

  4. Maria Teresa dice:

    Segnalerei che non esistono punti di approvvigionamento di acqua. Partire con borraccia piena, poi eventualmente riempire alla Malga ai Lach.

    • Azzurra dice:

      Questa è una regola che vale sempre! Si parte con borraccia piena in ogni escursione (anche due) perché non sempre ci sono punti per riempirla

  5. Chiara Gioppato dice:

    Il percorso ben si addice a principianti escursionisti della montagna ed a famiglie con bambini. Estremamente facile da percorrere e ben diversificato tra mulattiera, sentiero battuto e sottobosco; suggerisco maggiore segnaletica per raggiungere la malga. Tempi medi di percorrenza dal parcheggio, località Col De Mez, in totale tranquillità, circa 1,15 h
    Paesaggio che descrive panorami spettacolari e mozzafiato.

    • Azzurra dice:

      Buon pomeriggio Ernelda, purtroppo non mi trovo in loco e non saprei darti una risposta. Ho trovato però il numero di telefono: tel +39 366 197 283 7 (la Desmontegada a Falcade sarà questo weekend, quindi potrebbe essere probabile l’apertura. Chiama però per avere la sicurezza)!

    • Azzurra dice:

      Ciao Siro, purtroppo non ti saprei dire. Non mi è mai capitato di testarlo per cui non riesco a darti una risposta certa. Prova a sentire l’ufficio per il turismo di Falcade: te. 0437 599062

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