Le Dolomiti sono sempre uno spettacolo della natura… E, ovviamente, la Val Gardena non fa eccezione: Sassolungo, Sella, Odle, Seceda: montagne una più bella dell’altra! C’è un luogo da dove si possono ammirare come se fossero state dipinte da un pittore, un panorama talmente meraviglioso e ampio che sarà impossibile da dimenticare: oggi saliremo allo Chalet Resciesa per poi arrivare sino al Rifugio Resciesa e alla Cappella Santa Croce, per godere di un paesaggio unico e irripetibile. Pronti a seguirci?
- Località di partenza: Chalet Resciesa (arrivo della funicolare)
- Parcheggio: presso la funivia Seceda (grande, a pagamento: 8 euro intera giornata)
- Mezzi utilizzati: zaino portabimbo (passeggino da trekking possibile sino al Rifugio Rasciesa, ma il primo tratto –300 metri circa – è lastricato con sassoni e potrebbe essere necessario alzarlo in più punti)
- Tempo medio: 40 minuti circa (15 minuti in più per arrivare alla Cappella Santa Croce)
- Dislivello: 90 metri sino alla Cappella Santa Croce – Chalet Resciesa m. 2109 – Rifugio Resciesa m. 2164 – Cappella Santa Croce m. 2199
- Tipologia di percorso: leggera salita iniziale, poi pianeggiante sino al Rifugio Rasciesa e nuovamente successiva facile ascesa sino alla chiesetta
Rifugio Resciesa: si parcheggia alla funivia del Seceda
Dopo aver parcheggiato la nostra autovettura nell’area sosta a pagamento presso la funivia Seceda, ci incamminiamo a piedi lungo la strada carrozzabile in discreta salita sino ad arrivare, in poco più di cinque minuti, alla base della funicolare che, una volta acquistato il ticket ci condurrà in meno di dieci minuti, ai 2109 metri dello Chalet Resciesa, punto di partenza della nostra escursione odierna.
Una volta scesi, saremo pronti per iniziare: da qui parte anche il sentiero per il magnifico Rifugio Brogles (che vale assolutamente la pena vedere, splendidamente ubicato ai piedi delle Odle) che conduce alla scoperta della Val di Funes ma noi, questa volta, andremo in direzione opposta. Iniziamo dunque a calcare la bella strada lastricata in sassi che, dolcemente, ci fa superare lo Chalet Resciesa e consente di guadagnare dolcemente quota.
La strada per il Rifugio Resciesa regala panorami incredibili sulla Val Gardena
Dopo due facili tornanti, ecco che giungeremo ad un bivio dove termina la lastricatura: voltando a destra, ci dirigeremmo verso Baita Casoni mentre proseguendo dritto, andremo verso la nostra meta. E quindi gambe in spalla, tenendo però a mente questo particolare punto perché, al ritorno, ci concederemo una deviazione per scoprire anche questo ultimo tratto.
Iniziamo così a passeggiare tranquillamente: il panorama intorno a noi si apre sempre più e già il Sassolungo ci saluta, imponente e maestoso. Poco oltre, anche il Sella si mostra e, per poco, riusciremo a scorgere ancora le Odle con il Sass Rigais che svetta verso il cielo. La via s’inoltra tra alcuni radi alberi che chiudono un pochino la visuale ma sarà davvero per poco: oltre infatti, ci attende qualcosa di spettacolare.
Una volta lasciati alle spalle pini e larici noteremo, in fondo, l’inconfondibile sagoma di un tetto: là in fondo è adagiato il Rifugio Resciesa, come un’oasi in un quadro. E’ ora di guardarsi indietro: il paesaggio è qualcosa di meraviglioso e si spinge sino alla Marmolada, oltre il Sassolungo e il Sella…
Ormai non manca molto: circa 15 minuti ci separano dalla nostra meta (o meglio, tappa) e saranno molto facili da affrontare. Il sentiero, largo con solo qualche presenza sassosa, è ideale per lasciare anche che i piccolissimi muovano i primi passetti: un ambiente così bello davvero non si trova tutti i giorni!
In breve il Rifugio Resciesa (m. 2164) è conquistato: verrebbe subito voglia di sedersi su una delle assolate panche e concedersi una lauta dolce ricompensa ma invece no! Sì perché, data la brevità e facilità della passeggiata sin qui effettuata, abbiamo ancora forze per spingerci oltre ed arrivare alla meravigliosa Cappella Santa Croce, da dove il nostro sguardo sarà ancor più appagato.
Dal Rifugio Resciesa alla Cappella di Santa Croce: 15 minuti di facile passeggiata
Imbocchiamo quindi il sentiero, ottimamente segnalato, che parte proprio dalla parte opposta rispetto a quella da dove siamo arrivati (quindi, idealmente, continua) superando il Rifugio Resciesa (e non dimenticatevi di voltarvi: la baita sembra splendere in mezzo ai veri prati con, sullo sfondo, le vette gardenesi). In leggera salita, pian piano ci allontaniamo: da qui in poi, chi fosse giunto con passeggino dovrà proseguire a piedi, giacché il fondo diventa ben più sconnesso e le ruote non riescono a correre senza trovare intoppi.
La distanza è davvero breve e, in scarsi 15 minuti, sarà già interamente coperta: la via gira intorno al monte Resciesa e la cappella si scorgerà proprio al suo limitare, alla base della strada che sale alla cima. Da qui la vista si apre sull’Altopiano dello Sciliar, sulla Valle Isarco e anche sulle vette Valtellinesi, regalando un colpo d’occhio davvero splendido. Merita una visita anche l’interno della chiesetta, edificata nel 1755 e restaurata nel 2012, meta di pellegrinaggi da parte dei fedeli della Val Gardena.
Rifugio Rescirsa: ideale per tutta la famiglia
Si potrebbe anche pensare di ascendere al cocuzzolo ma, paghi di quanto visto sinora, optiamo per ritornare al Rifugio Resciesa e lasciare che i bimbi si godano il meritato riposo e incontrino gli animali: non è raro infatti imbattersi in mucche al pascolo. Mamma e papà potranno gustare un buon piatto tipico accomodati sulle assolate panche ma anche, invece, scegliere di consumare il proprio pranzo al sacco sui vasti prati circostanti.
Una volta saziati, saremo pronti per rientrare alla stazione di monte della funicolare ma ricordate il bivio dell’andata? Ebbene, una volta arrivati, invece che scendere lungo la via lastricata, sceglieremo di esplorare questo nuovo percorso (passeggino non possibile) per arrivare, in poco meno di 10 minuti, alla deliziosa Baita Cason (m. 2115 ), da cui la vista verso Sassolungo e Sella è impagabile. Visto che anche qui è possibile togliersi qualche sfizio, perché non provare un ottimo strudel?
Ormai infatti la via verso gli impianti è conclusa: basterà seguire la larga forestale (ignorando i vari bivi) e, in brevissimo, si sarà già dal lato corretto per scendere a valle, non dimenticando però di scattare moltissime foto per immortalare questo paradiso.
Consigli utili:
- dove soggiornare? In Val Gardena noi siamo affezionati al Family Hotel Posta, nel centro di Santa Cristina: impossibile non sentirsi a casa! L’accoglienza calorosa altoatesina, l’ottimo cibo, la piscina riscaldata con vista sul Sassolungo e le spaziose camere sono già di per sé un ottimo motivo per tornare sempre, ma il vero plus è Villa Dumbo, amatissima dai più piccini! Aperta dalle 9.30 alle 22, è il mondo dei bimbi: bravissime animatrici li conducono alla scoperta del territorio con gite organizzate e mille attività riempiono le loro giornate. I miei figli piangono sempre quando le vacanze sono terminate e posso senz’altro capirli… Ad andare via viene sempre il magone anche a me!