Oggi andiamo in Primiero, una delle valli più suggestive dell’intero Trentino, dominata dalle Pale di San Martino e dalla scura mole del Lagorai: Dolomiti e antica roccia vulcanica si contrappongono, creando contrasti affascinanti. E poi verdissimi prati, malghe, sentieri, ruscelli… Un contesto naturale magnifico. E, in mezzo a questa bellezza, sulla strada che conduce da Fiera a Passo Cereda, andiamo a conoscere una realtà che permette di sentirsi tutt’uno con le montagne, quasi come in una fiaba: ecco a voi El Camin che Fuma.
Più che un luogo è una storia, quella di Gianna e Cornelio, che a 60 anni suonati hanno deciso di continuare nel segno dell’ospitalità più autentica, come quella data per decenni alla celebre Malga Canali dove ora hanno passato il testimone alle due figlie, ristrutturando un vecchio maso senza però snaturarne l’essenza, quel sapore di casa di montagna in quota.
Il nome rappresenta al meglio quello che troverete in questa baita in legno che costeggia la strada che sale verso il Passo Cereda. Il calore di un’accoglienza semplice e genuina ma allo stesso tempo di lusso, dato dall’eccezionalità dell’esperienza che potrete vivere dentro e fuori a queste mura.
Il sorriso, i racconti di Gianna e gli sguardi di Cornelio, il camino sempre acceso, la tavola curata e il profumo dei sapori primierotti che si propaga dal classico “spolèr” sono ciò che più vi resteranno nel cuore.
In questo maso non dormirete e mangerete soltanto molto bene. Vi arricchirete ritrovando tempi dimenticati, attività mai sperimentate tipiche di chi vive un vero maso trentino.
El Camin che Fuma: ricchezza e tradizione di un vero maso trentino
Sono 4 le stanze in legno, una diversa dall’altra, tutte dotate di bagno con doccia e di un arredamento davvero caratteristico. A queste si aggiunge una quinta stanza situata in una piccola casetta in legno e pietra presente nel prato accanto al maso.
All’interno troverete, pur nella semplicità, una grande pulizia e cura per i dettagli dal cioccolatino sul cuscino, ai fiori freschi raccolti nei prati, alcuni libri da leggere. Per i più piccoli una stanza è dotata di letto a castello e altre di letti singoli.
Niente TV per scelta, per lasciare spazio al dialogo e al riposo vero, ma vi assicuriamo che non ne sentirete davvero il bisogno. Se proprio non potete fare a meno di connettervi anche in camera è disponibile il wi-fi
Nonna Gianna (si perché può dire di aver cresciuto ben 5 nipoti) prenderà i vostri piccoli sotto le sue ali e insegnerà loro a volare nello sconosciuto regno della natura. Come distinguere erbe buone da quelle cattive, capire se i conigli hanno bisogno di mangiare o di riposare, raccogliere le uova delle galline al momento giusto, sentire la voce degli alberi e l’energia dell’acqua.
Insieme a lei conoscerete i vicini, abitanti del luogo nei loro masi privati, pronti ad accogliervi ognuno con le sue doti. Come il Signor Paolo, che scende ogni mattina al Camin che Fuma per un caffè e poi vi invita alla scoperta del suo mondo, in cui ama scolpire il legno da cui ricava bellissime lampade ma non solo.
Quali sono i servizi offerti da El Camin che Fuma in Primiero?
- internet wi-fi
- lettino per bimbi piccoli su richiesta
- parcheggio privato all’aperto
- cena con ricette tipiche primierotte composta da antipasto, primo, secondo e dolce
- colazione con prodotti locali
- attività al maso
- aperti tutto l’anno
- possibilità di pernottamento anche per una sola notte in base alla disponibilità
- supermercato, panificio e botteghe sono in paese a 10 minuti di auto
- bar, ristoranti più vicini si trovano a circa 5 minuti di auto, in Val Canali o al Passo Cereda
- prezzo per bimbi da 3 a 10 anni, 25 euro
Perché scegliere El Camin che Fuma in Primiero
Sarete come dei residenti temporanei di una piccola comunità di montagna, dove regna l’aiuto reciproco, la fiducia e l’amore comune per il territorio.
Un luogo fatto di piccoli dettagli, che vanno dai pensieri scritti sulla porta della vostra camera, alle cose fatte a mano da Cornelio. O anche recuperate dalle vecchie soffitte per rendere ogni stanza un mondo a sé, fino alla molletta con il cuoricino sulla carta igienica.
Una casa rurale, vera e propria, dove gustare la cucina di un tempo, quella fatta con ciò che la terra offre, quella povera ma ricca di gusto.
Una bella zuppa calda (quella di porcini è la fine del mondo!) preceduta nell’attesa da patate lesse (rigorosamente con la “scorza” come dice Gianna!) e formaggio e seguita da un buon secondo che cambia in base a ciò che c’è in quel momento (noi abbiamo provato il pendolòn, un’ottima alternativa alla polenta).
La colazione è un turbine di profumi e sensazioni. Quello dello smòrum (frittata dolce con la marmellata) che cuoce davanti ai vostri occhi, dello strudel o di una buona torta appena sfornata, dello yogurt e del burro fatti in casa, del latte fresco e del pane ancora tiepido.
I luoghi di relax non mancano anche perché qua risulta difficile non staccare la spina, complice anche il cellulare che prende solo con il wi-fi (anche se Gianna invita prima a connettersi con la natura). Per le serate c’è una bellissima soffitta trasformata in piccola biblioteca dove Gianna custodisce il suo sapere sulle erbe, sulle montagne, ma anche letture profonde in cui ritrovarsi.
El Camin che Fuma: un viaggio nella vera essenza della montagna
All’esterno prato e bosco, con lettini per riposare (rigorosamente fatti a mano) e originali sedute scavate nei tronchi degli alberi caduti con la tempesta Vaia.
Si perché qui la sostenibilità non è cosa nuova, probabilmente esiste da sempre, in una ricerca di contatto e abbraccio continuo tra uomo e natura.
Fare un elenco delle attività che il maso organizza non è possibile. Gianna le pensa man mano, a seconda di come butta il tempo, degli interessi di ciascuno o ciò che offre la giornata. Quello che è certo è che niente è inventato ad uso e consumo degli ospiti, ma è tutto così vero da sembrare una favola.
La località Domadoi dove sorge il maso è allo stesso tempo facile da raggiungere ma tranquilla, a pochissimi chilometri dalla meravigliosa Val Canali, ricca di passeggiate e spunti per i più piccoli. Ma vicinissima anche al Passo Cereda, altro luogo magico e poco conosciuto quindi fuori dalle rotte più affollate.
Come detto all’inizio, non è un luogo ma una specie di racconto che sarete voi insieme a Gianna e Cornelio a scrivere, entrando da ospiti e uscendo come amici.
Ringrazio la carissima amica Dora di Strada dei Formaggi delle Dolomiti che ha condiviso con noi la stupenda esperienza di El Camin che Fuma: una vera esperienza di vita che non può mancare a chi ama la montagna.
Per saperne di più:
- sito internet: https://www.facebook.com/elcaminchefuma
- telefono: 368 – 74.13.582
Cosa fare vicino a El Camin che Fuma in Primiero
Il Primiero è una valle davvero ricchissima di passeggiate. Tutte molto tranquille e adattissime alle famiglie: una zona verde, con dolci paesaggi ma, naturalmente, dominata dalla splendida e intensa mole delle Pale di San Martino. Ecco qualche spunto per il vostro soggiorno!
Escursioni in Primiero in estate
- Malga Fossetta: si raggiunge direttamente a piedi anche da El Camin che Fuma. È la più classica e facile passeggiata che parte da Passo Cereda, percorribile anche col passeggino. La via è infatti asfaltata, per cui non vi sono problemi: una volta arrivati, che bellezza! Il panorama vi affascinerà e il verde dei prati tutt’intorno sarà il bengodi per i bambini —–> Leggi l’articolo completo: Da Passo Cereda a Malga Fossetta, col passeggino nel verde relax
- Sentiero delle Muse Fedaie: in Val Canali, è un facilissimo percorso ad otto che si snoda nei pittoreschi dintorni di Villa Welsperg. Ideale da percorrere coi più piccini, consta di molte installazioni, con una storia tutta da scoprire… Cosa aspettate? Vedrete che panorama magico! —–> Leggi l’escursione completa: Il Sentiero delle Muse Fedaie e la meravigliosa Val Canali
- Malga Canali: un tempo era gestita proprio (come abbiamo visto) da Gianna e Cornelio. Ora sono le figlie ad averne preso le redini, lasciando intatta la stupenda atmosfera che si respira. Un bel sentiero nel bosco dall’Agritur Cant del Gal vi ci condurrà (ma, volendo, è raggiungibile anche in automobile): rimarrete estasiati sicuramente dall’amenità del luogo
- Agritur Dalaip dei Pape: si parte proprio da Villa Welsperg, dove già abbiamo ammirato lo splendido Sentiero delle Muse Fedaie. Una strada in discreta salita ci conduce in questa deliziosa fattoria, ove la vista davvero riesce a riscaldare corpo e spirito —–> Leggi l’escursione completa: Agritur Dalaip dei Pape: trekking e merenda con gli asinelli
- Malga Civertaghe: ci spostiamo verso San Martino di Castrozza per guadagnare una delle malghe più ruspanti e autentiche del territorio. Da Caffè Col, a pochi passi dal centro della cittadina, in un’oretta arriveremo a destinazione, pronti per gustare un civer-panino oppure uno speck al coltello praticamente intero! —–> Leggi l’escursione completa: Malga Civertaghe, sotto alle Pale di San Martino coi bambini
Se volete conoscere proprio tutte le escursioni da fare in Primiero e San Martino di Castrozza, allora non dovete perdervi la nostra miniguida estiva!
Escursioni in Primiero in inverno
- Malga Fossetta: a Malga Fossetta si può arrivare anche in inverno. Il ristoro è chiuso e sono necessarie le ciaspole (se la via non è abbastanza battuta dagli escursionisti già passati). Il panorama è sempre meraviglioso e il bianco manto regala pace e serenità!
- Baita Segantini: ci spostiamo verso la parte alta del Primiero per raggiungere un luogo che certamente tutti conosciamo: Baita Segantini. chi non ha mai visto almeno una foto del meraviglioso Cimon de la Pala che svetta possente verso il cielo? Un luogo bellissimo, certamente da segnare in agenda —–> Leggi l’escursione completa: Con le ciaspole a Baita Segantini: incanto bianco al cospetto delle Pale
- Laghi di Colbricon: valichiamo Passo Rolle e scendiamo verso la Val di Fiemme. A Malga Rolle parte un delizioso itinerario che, in meno di un’oretta, ci condurrà ai due laghetti di Colbricon. Una delizia che sembra panna montata —–> Leggi l’escursione completa: Laghi di Colbricon in inverno, con le ciaspole tra la soffice neve
- Altopiano delle Pale: vale veramente la pena salire dapprima con la cabinovia Colverde e poi con la funivia sino all’Altopiano delle Pale: lo sguardo potrò spaziare praticamente a 360 gradi! E, in breve, si può raggiungere il Rifugio Rosetta, dove ci attende tanta neve e un panorama spettacolare —–> Leggi l’escursione completa: Rifugio Rosetta: con le ciaspole sull’Altopiano delle Pale innevato